MELANZANA: OTTIMA PER CELLULITE, PRESSIONE E FEGATO.

26-10-2016

La pianta della melanzana appartiene alla famiglia delle Solanacee ed è originaria dell’India dove cresceva spontanea già più di 4.000 anni fa. In Italia la melanzana cominciò a diffondersi intorno al 400 d.C. ad opera degli arabi. Ad oggi l’Italia rappresenta uno dei maggiori paesi europei esportatore di tale ortaggio. La melanzana è composta per il 92% da acqua, per il 3% da fibre alimentari, 1% proteine, carboidrati e zuccheri. Tra i minerali spicca in assoluto il potassio, seguito da fosforo e magnesio; in percentuale minore troviamo lo zinco, il ferro, il rame, il calcio il sodio e, in quantità bassissima, il selenio. Sul versante delle vitamine annoveriamo: vitamina A, quasi tutte le vitamine del gruppo B ( B1, B2, B3, B5, B6 ), vitamina C, vitamina K e in quantità molto ridotta la vitamina E. Molto lunga la lista degli aminoacidi presenti nella melanzana tra cui elenchiamo i principali: acido aspartico, acido glutammico, leucina, valina, alanina, arginina, lisina e prolina. E’ un ortaggio che non può essere consumato crudo, in quanto, oltre ad avere un gusto non proprio gradevole, contiene una sostanza tossica il cui nome è solanina.
Tra le caratteristiche più interessanti c’è la capacità di combattere la ritenzione idrica, al punto da essere indicata fra i sette super cibi che aiutano a combattere la cellulite. Poco conosciute sono le tante proprietà benefiche di questo ortaggio, che è dotato di spiccate proprietà coleretiche, cioè favorisce l’aumento della produzione della bile, stimolandone il rilascio da parte delle cellule epatiche e contemporaneamente, agevola la digestione. Un vantaggio che porta al miglioramento della funzionalità epatica e alla riduzione del contenuto di colesterolo nel sangue. Grazie al suo alto contenuto in fibre, ha una elevata capacità saziante ed è un ottimo alimento da consigliare a chi ha problemi di stipsi. È anche adatta per chi soffre di crampi muscolari, infatti possiede un elevato contenuto in potassio. Notevoli le proprietà diuretiche, essendo formata da circa il 93% di acqua. In base ad alcune studi, è stata messa in evidenza l’utilità della melanzana nella riduzione della pressione arteriosa poiché svolge un’azione molto simile a quello svolto dai farmaci antipertensivi. Sono in corso comunque altri studi per accertare questa proprietà. Per molte persone, la melanzana non è cibo gradito a causa del suo tipico sapore amaro e per la difficoltà di digestione. In genere, per ridurre il gusto amaro, dopo esser state affettate, vengono cosparse con del sale o sbollentate per alcuni minuti in acqua salata, leggermente acidulata con alcune gocce di limone. Successivamente è opportuno disporle su uno strofinaccio per asciugarle. Per coloro che invece hanno problemi di digestione è buona norma evitare le melanzane troppo mature perché più ricche in semi e più dure a causa del ridotto contenuto in acqua.

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