27-04-2014
Pubblicato uno studio segreto della Monsanto: topi nutriti con mais biotech hanno sviluppato diverse anomalie. Alimentati con un mais geneticamente modificato, topi da laboratorio hanno sviluppato reni più piccoli del normale, una diversa composizione del sangue e altre gravi anomalie fisiche, sollevando timori che anche la salute degli esseri umani potrebbe essere messa a rischio mangiando cibo Ogm. La scoperta - informa il Corriere della Sera - non viene dagli oppositori dell'uso della biotecnologia in campo alimentare, bensì da uno dei colossi del settore, la Monsanto, che produce tra l'altro il mais in questione. L'azienda non aveva mai reso pubblici i risultati della ricerca, ma un suo rapporto segreto è pervenuto al quotidiano britannico Independent, che lo ha pubblicato in prima pagina con un titolo accusatorio: "Il cibo Ogm fa male ai topi, cosa può fare agli esseri umani? Abbiamo il diritto di saperlo". Lo stesso quotidiano riferisce che gli esperti del settore non sono affatto tranquilli: "I risultati del rapporto sono estremamente preoccupanti dal punto di vista medico, sono esterrefatto dal numero di differenze significative riscontrate nei topi nutriti con mais modificato", commenta Michael Antoniu, specialista di genetica molecolare del Guy's Hospital Medical School.
Vyvyan Howard, docente di biologia molecolare della Liverpool University, chiede che lo studio della Monsanto sia reso pubblico al più presto. Secondo il rapporto riservato di 1.139 pagine, le anomalie riscontrate nel gruppo di topi nutriti con il mais transgenico, denominato MON 863, erano assenti nei topi alimentati con mais convenzionale. I risultati della ricerca sollevano pesanti interrogativi sui potenziali rischi di MON 863 per la salute umana. Il domenicale sottolinea tuttavia che secondo una fonte interna al governo britannico, i ministri ora sarebbero talmente preoccupati dai risultati dello studio che avrebbero chiesto a Monsanto ulteriori informazioni. I dettagli della ricerca sui topi fanno parte di un rapporto su MON 863 che Monsanto si rifiuta di rendere pubblico in quanto contiene «informazioni riservate che potrebbero essere utili alla concorrenza». Un portavoce della società ha dichiarato: «Se qualcuno di questi oppositori della biotecnologia aveva dubbi sulla credibilità delle nostre ricerche, avrebbe dovuto sollevare il problema agli organismi regolatori in precedenza. Dopo tutto, MON 863 non è nuovo ed è stato decretato sicuro quanto il mais convenzionale da nove autorità internazionali dal 2003». Lo studio sui topi evidenzia tuttavia la necessità di condurre ulteriori ricerche sull’impatto a lungo termine del mais Ogm sulla salute. Secondo alcuni esperti interpellati da Independent on Sunday infatti, i cambiamenti nella composizione del sangue dei roditori potrebbero indicare che il loro sistema immunitario sia stato danneggiato o che abbia messo in atto un meccanismo di risposta ad una malattia. Le anomalie riscontrate nei roditori alimentati con il mais transgenico richiamano alla memoria un simile esperimento condotto sette anni fa dal ricercatore britannico Arpad Pusztai su topi nutriti con patate Ogm. Anche Pusztai aveva riscontrato nei topi marcate differenze riguardanti il loro sistema immunitario e la crescita dei loro organi. A causa della sua ricerca Pusztai era stato oggetto di violente critiche da parte di grandi associazioni scientifiche britanniche e dello stesso governo. Il ricercatore era stato costretto ad abbandonare il suo posto presso il Rowett Research Institute (RRI) di Aberdeen dove aveva lavorato per 36 anni ed il materiale riguardante il suo studio era stato confiscato.