08-11-2016
Allarme lanciato dall’Asef (Association Santé Enrironnement France) su Le Parisien. I suoi ricercatori hanno redatto uno studio secondo il quale i pannolini della Pampers, leader mondiale del settore per l’infanzia, contengono derivati del petrolio, gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici). Gli IPA di cui si denuncia la presenza sono il benzoantracene e crisene. Queste sostanze sono state dichiarate cancerogene dall’UE nel regolamento numero 1272/2013 della Commissione del 6 dicembre 2013. In esso leggiamo che “il benzo[a]pyrene, il benzo[e]pyrene, il benzo[a]anthracene, il chrysene, il benzo[b]fluoranthene, il benzo[j]fluoranthene, il benzo[k]fluoranthene e il dibenz(a,h)anthracene, di seguito nominati idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sono classificati come sostanze cancerogene di categoria 1B a norma dell’allegato VI del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele”. Pertanto l’UE vieta la commercializzazione di articoli che nelle componenti in plastica e gomma abbiano una concentrazione di IPA superiore a 1 mg/kg. Per i bambini, però, questa soglia si abbassa a 0,5 mg/kg. Soprattutto per quei prodotti che “vengono a contatto sia diretto e prolungato oppure ripetuto e a breve termine con la pelle umana o con la cavità orale in condizioni d’uso normali o ragionevolmente prevedibili”. E cosa è più a contatto diretto con la pelle dei bambini, se non i pannolini?
La direttrice dell’Asef Ludivine Ferrer, intervistata da le Paresien, precisa che la concentrazione di IPA nei pannolini della Pampers rientra nei limiti fissati dall’UE perché intorno allo 0,2%. È legale, ma ciò non toglie che “lasciare anche la minima quantità di componenti pericolose è comunque moralmente troppo. Tanto più che gli industriali non sono obbligati ad aggiungere queste sostanze chimiche”, ha dichiarato Ferrer. Infatti, paradossalmente il benzoantracene e crisene, o petrolati come definiti sulla confezione, sarebbero utilizzati per rendere i pannolini meno irritanti per i glutei dei lattanti. Gli IPA incriminati dunque sono componenti chimiche non solo dannose, ma anche superflue, e l’azienda potrebbe scegliere di non utilizzarle. I pannolini della Pampers sono prodotto sì legale, ma vale la pena rischiare la salute dei piccoli? Soprattutto quando in commercio ci sono valide ed ecologiche alternative.
http://www.leparisien.fr/societe/des-produits-toxiques-dans-les-couches-25-10-2016-6248697.php
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32013R1272&from=fr