MORIRE DI ASPIRINA.

12-11-2016

Chi non ha in casa una scatola di Aspirina? L’Aspirina è il farmaco più comunemente utilizzato e venduto, tanto da essere un farmaco da banco, cioè che non necessita di ricetta medica. Il farmaco prodotto dalla Bayer, viene usato anche per un comunissimo raffreddore, ma è sicuro? Le case farmaceutiche per aumentare i loro profitti minimizzano sempre le possibili e “rare” reazione avverse, esaltandone i benefici. Ma ogni farmaco rappresenta un pericolo e non è raro che a distanza di anni dopo aver procurato irreversibili danni viene ritirato dal commercio. Salvo poi rimettere sul mercato lo stesso farmaco per altre indicazioni. I profitti della Bayer sul farmaco Aspirina sono inimmaginabili, farmaco consigliato persino a titolo preventivo per svariate patologie, come infarto e addirittura tumore. Eppure, le controindicazioni e i rischi degli effetti collaterali ci sono, come per ogni farmaco. Ma un ragazzo è morto per aver preso un Aspirina all’Ospedale di Macerata. Un ragazzo di soli 19 anni, con tutta una vita davanti, David Carelli è morto nel 2013 per aver preso un’aspirina, una giovane vita stroncata per un comunissimo farmaco da banco.
Il ragazzo dopo aver assunto l’Aspirina, è stato ricoverato in reparto di rianimazione all’Ospedale di Macerata a seguito di un arresto cardiaco durato 6 minuti e, ripreso il battito, sarebbe stato indotto il coma farmacologico. Da quel giorno David ha avuto al capezzale l’affetto della sua famiglia e dei suoi amici che hanno pregato e sperato nella guarigione, ma purtroppo non si è più ripreso. Dopo sette giorni di ricovero, i medici hanno dichiarato la morte cerebrale, nonostante un paio di giorni prima si fosse riscontrata una lieve attività del cervello. E’ stato tenuto collegato ai macchinari, fino alla procedura della donazione degli organi voluta dai genitori, una tragedia assurda. Però, sia pure nel massimo rispetto del dolore e del lavoro dei medici, delle domande le vorrei fare: è giusto prelevare organi da una vita a cuore battente? Ci sono stati tantissimi casi in cui soggetti sono usciti dal coma anche a distanza di anni, come fa la scienza ad escludere che ciò accada? E infine un’altra domanda, è giusto vendere farmaci al supermercato come se fossero caramelle e farne anche pubblicità? Assolutamente no! Ed è giusto che tutti non siano consapevoli che ogni farmaco può essere pericoloso e che dietro ogni farmaco prima di tutto esiste principalmente un grande business?

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