18-11-2016
Chi non conosce la mela cotogna e pensa che si tratti di una varietà di pera o di mela, addentandone la polpa rimarrà piuttosto deluso, perché è così aspra e insipida da essere quasi immangiabile. La cosiddetta “cotognata” (marmellata ricavata dalla polpa), invece, è un cibo squisito, che piace a tutti i bambini. La mela cotogna cruda contiene il 13,4% di carboidrati sotto forma di zucchero, ma la cotognata, che si prepara aggiungendo un ugual peso in zucchero, supera il 50% di zuccheri. Contiene pochissime proteine e grassi (meno dell’1%), mentre è abbastanza ricca di vitamine C ed E, e di minerali come potassio, ferro e rame. L’azione astringente e antinfiammatoria della mela cotogna sull’intestino è prodotta da due sostanze che esercitano azioni apparentemente contrarie:
- Pectina: fibra solubile che lenisce la parete intestinale e facilita il passaggio delle feci.
- Tannini dall’azione astringente, che asciugano e disinfiammano la mucosa che riveste l’intero tubo digerente.
Presa come dolce o a merenda, è adatta per i bambini e gli adulti che hanno tendenza a un transito rapido delle feci o alle flatulenze intestinali. Si consiglia in caso di diarrea da gastroenterite o colite come primo alimento solido dopo la fase acuta. Il contenuto di pectina contribuisce a ridurre il livello di colesterolo nel sangue.
PREPARAZIONE E USO
- Cruda: ha un sapore assai aspro e acido e, anche matura, risulta quasi immangiabile.
- Cotognata: è una marmellata ottenuta con la polpa della mela cotogna. Per prepararla bisogna prima sbucciare le mele e poi cuocerle in poca acqua. Quando sono ridotte in purè, vi si aggiunge un uguale peso in zucchero. Alcuni usano lo zucchero di canna, più ricco di minerali e soprattutto più salutare di quello raffinato.