21-11-2016
Questo problema affligge molte persone anziane ed è la conseguenza di alterazioni del metabolismo dei carboidrati come il diabete, carenze nutrizionali (vitamina B12 e triptofano), esposizione a tossine chimiche (come dinitrofenolo e naftalene), farmaci (corticosteroidi e fenotiazine), ossidanti (come i raggi ultravioletti), che danneggiano il cristallino creando radicali liberi. I nutrienti antiossidanti, sia assunti con l'alimentazione sia sotto forma di integratori, aiutano a prevenire la cataratta. E' noto che la vitamina C nell'occhio agisce da antiossidante e protegge il cristallino e che ha una modesta azione protettiva nei confronti della perossidazione degli acidi grassi del cristallino. Anche la vitamina E protegge il cristallino dall'ossidazione dei lipidi. Alcuni studi recenti indicano che integrare la dieta con vitamina C ed E fa diminuire il rischio di cataratta del 50-70%. Il glutatione, un enzima presente in alte concentrazioni nel cristallino, potrebbe essere ancora più importante nella prevenzione della cataratta, poichè partecipa a una serie di reazioni che aiutano a neutralizzare il perossido di idrogeno e i radicali liberi e può ridurre i disolfuri proteici (una forma di proteine danneggiate nel cristallino). La concentrazione di glutatione cala bruscamente con la formazione della cataratta.
I ratti nutriti con una dieta povera di selenio (l'oligoelemento necessario per l'enzima) presentano cataratta nella seconda generazione. Oltre ai radicali liberi, anche l'iperglicemia può provocare la cataratta perchè il glucosio si lega con le proteine del cristallino formando disolfuri proteici opachi. Il glutatione aiuta a prevenire il legame del glucosio con le proteine e quindi la formazione delle proteine opache. Il glutatione cala quando l'esposizione alle tossine è elevata, in quanto è un nutriente fondamentale in diversi processi di detossicazione epatica. Anche la dieta è importante. I ricercatori del Nurses Health Study hanno scoperto che gli spinaci proteggono contro la cataratta più di qualsiasi altro alimento, compresi quelli contenenti molti antiossidanti. Il rischio di cataratta è del 50% più basso per chi mangia spinaci cinque o più volte alla settimana rispetto a chi li mangia raramente. Particolarmente importanti per la protezione del cristallino sono le antocianidine che si trovano nei mirtilli. E' stato dimostrato che la somministrazione di 80 mg tre volte al giorno (l'equivalente di circa 250 g di mirtilli freschi al giorno) e vitamina E ha permesso di prevenire la formazione di cataratta nel 97% di 50 pazienti.