VAGINOSI E CANDIDA.

24-11-2016

Un’infezione ricorrente vaginale è indubbiamente una condizione non solo molto diffusa ma anche arrecante grossi fastidi alla donna. A prescindere dai sintomi locali come prurito e perdite, questa problematica può diventare un potenziale intoppo alla vita riproduttiva femminile e alla salute del feto durante un’eventuale gravidanza. La persistente situazione infiammatoria locale può inoltre incrementare il rischio di acquisire malattie sessualmente trasmissibili. Anche la famigerata candida viene annoverata fra le infezioni vaginali più frequenti. Quando varie specie di batteri crescono esageratamente nel tratto vaginale, spesso tendono ad aderire sulla parete (epitelio). La crescita eccessiva di un batterio Gram negativo chiamato mobiluncus è una delle cause primarie di vaginosi batterica normalmente associata ad un pH vaginale elevato (maggiore di 5) e a sintomi come perdite verdastre e maleodoranti. Il Lactobacillus, l’organismo predominante nel tratto vaginale, è fondamentale per mantenere il pH vaginale basso (inferiore a 4). Quando questo bacillo scarseggia è molto facile sviluppare vaginosi. La candida (se ne conoscono varie specie ma la più diffusa è l’albicans) in condizioni funzionali ideali, è un ospite normale, non patologico, del tratto intestinale umano. In condizioni di disbiosi, può diventare una forma fungina aggressiva e provocare numerosi problemi. In caso di ipercrescita del fungo, la patologia è acuta e pericolosa. Per fortuna la quasi totalità dei casi di candida a cui ci riferiamo presentano problemi provocati soltanto da alcune tossine prodotte dal fungo stesso.

CAUSE

Numerosi fattori favoriscono l’istaurarsi di una candida all’interno del corpo umano. Attualmente in campo medico si fa un grande abuso di farmaci molto spesso inutili per risolvere piccole disfunzioni. Gli antibiotici ad esempio, vengono utilizzati molto spesso per “curare” condizioni come acne, influenza e numerosissime infiammazioni (urinarie, intestinali, ginecologiche ecc.) che sovente non hanno nulla a che spartire con gli antibiotici. Purtroppo, specialmente quelli ad ampio spettro, non fanno distinzione fra i buoni e i cattivi per cui una cura antibiotica prolungata porta inevitabilmente alla distruzione della flora batterica intestinale amica che è il vero baluardo nei confronti di vaginosi e infezioni micotico-batteriche. Attualmente i medici tendono a considerare inutile persino il reintegro della flora ritenendo incredibilmente di scarso valore medico la supplementazione a base di fermenti lattici e sostanze probiotiche. Spesso il medico non conosce neanche la differenza fra fermenti lattici e vaccini enterici confondendola nella stipula terapeutica.
Altre sostanze farmacologiche in grado di favorire le infezioni fungine sono ad esempio i preparati cortisonici che riducono le difese immunitarie e l’uso della pillola anticoncezionale. Gli studi effettuati dal dott. David Watts in relazione ai minerali tissutali, hanno evidenziato che gli individui con un rapporto ferro/rame ridotto, ovvero con un eccesso di rame tissutale, presentavano un terreno favorevole alla crescita di funghi e virus. E’ interessante notare come il livello tissutale di rame sia direttamente proporzionale al livello degli estrogeni presenti nell’organismo. Un altro fattore, che esula dai farmaci, in grado di stimolare la crescita batterico-fungina è una dieta sbilanciata a favore degli zuccheri (o carboidrati semplici). Numerosi studi effettuati negli Stati Uniti hanno dimostrato che l’aggiunta di destrosio alla dieta dei topi di laboratorio, precedentemente trattati con ciclofosfamide per sopprimerne le difese immunitarie, comportava un incremento del 200% dello sviluppo di candida rispetto a topi alimentati solo con acqua. Ciò consente di concludere che il destrosio dietetico può incrementare la crescita e l’invasione dell’intestino da parte della candida albicans.

SINTOMI

La maggior parte dei disturbi provocati dalla candida, derivano principalmente da una tossina prodotta dal suo catabolismo: l’acetaldeide. In tabella vengono evidenziati un gruppo fra i più comuni sintomi lamentati durante questo tipo di infezione. Questa sostanza chimica appartiene alla famiglia delle aldeidi. Anche l’alcol, per comprendere meglio la miriade di sintomi provocati da questi prodotti, viene metabolizzato ad acetaldeide. Essa è particolarmente tossica e provoca la maggior parte dei danni tissutali da abuso di alcol. Per essere eliminata dall’organismo umano, deve essere tramutata in acido acetico grazie all’azione dell’enzima aldeide-ossidasi la cui funzione dipende dalla presenza di molibdeno, treonina, NAD, riboflavina e ferro, sostanze nutrizionali molto utili per gli individui affetti da questa infezione.

DIAGNOSI

E’ necessario disporre di tutta una serie di dati microbiologici e non, che possono essere raggruppati in un unico profilo analitico (come già avviene negli USA). E’ importante ottenere un campione di fluido vaginale per poter indagare microscopicamente, grazie ad un test al DNA, l’eventuale presenza di microrganismi patogeni. Questa tecnica consente di individuare al 90%, ad esempio, la presenza di Gardnerella e Trichomonas.

SINTOMATOLOGIA RISCONTRATA DURANTE CANDIDOSI

 

STANCHEZZA CRONICA

ASMA

VERTIGINI

SINUSITE CRONICA

CEFALEE

ALLERGIE

SUDORAZIONI FREDDE E NOTTURNE

IRRITABILITA’

MALESSERE GENERALIZZATO

FACILITA’ A HERPES LABIALI

DOLORI MUSCOLARI E ARTICOLARI

PIEDE D’ATLETA

MAL DI GOLA

SINTOMI SIMILI ALLA SINDROME PREMESTRUALE

DOLORE ADDOMINALE

STIPSI O DIARREA

LIEVE IPERPIRESSIA

METEORISMO

PEGGIORAMENTO QUANDO ESPOSTI A LIEVITI, MUFFE, POLVERI, SOSTANZE CHIMICHE, INQUINANTI

PEGGIORAMENTO DA PRIVAZIONE DI ZUCCHERI O CARBOIDRATI SEMPLICI

 

Il fluido vaginale deve essere analizzato anche per eventuale presenza di globuli bianchi e di cellule epiteliali. Molti batteri infatti aderiscono alla superficie di queste ultime per cui un numero elevato di cellule epiteliali nel fluido è significativo di ipercrescita batterica. Anche in questo caso di vaginosi fungina, è importante quantificare la presenza di Lattobacilli in quanto questi organismi sono predominanti nell’ecosistema vaginale sano. Essi aiutano a mantenere il pH vaginale a 4.0-4.5 e giocano un ruolo importante nel limitare la crescita di altri microrganismi. La candida, infatti, è un fungo opportunista che produce vaginite quando cresce in eccesso a causa di una ridotta flora batterica. In caso di positività è auspicabile effettuare anche una ricerca microbiologica intestinale poiché la mancata eradicazione della candida dal tratto intestinale frequentemente comporta ricadute ricorrenti.

TRATTAMENTO

Le donne spendono un sacco di soldi per comperare farmaci e medicamenti necessari a trattare la candidiasi vulvovaginale con scarso successo. I farmaci antifungini non sono in grado di curare questo problema. Trattare semplicemente l’area vaginale non è una cura efficace. Come prima cosa, è necessario eliminare tutte le possibili condizioni in grado di favorire l’ipercrescita batterica o fungina. Quindi è fondamentale interrompere qualsiasi assunzione di farmaci precedentemente descritti e correggere le eventuali disfunzioni ormonali di fondo. La digestione deve essere perfetta specialmente a livello intestinale dove la flora batterica lattico-produttrice deve essere favorita in tutti i modi. Nel tratto intestinale vivono così tanti batteri che superano di dieci volte il numero di tutte le cellule presenti nel corpo umano. Quando si mangiano zuccheri e cereali, ingurgitiamo cibo che stimola la crescita di batteri patogeni e funghi. Oltre a una drastica restrizione di cereali e zuccheri, si ha una buona sinergia utilizzando una supplementazione a base di fermenti lattici, che aiutano ad acidificare il tratto vaginale rinforzando le sue difese, ed eventualmente utilizzando localmente acido borico, efficace e non tossico con effetto sinergico alla flora batterica amica. La medicina funzionale utilizza il protocollo delle 4R dimostratosi il migliore in quanto a risultati per regolarizzare la funzionalità della mucosa del colon e l’ecosistema intestinale.

Le 4R significano: RIMUOVERE, REINOCULARE, REINTEGRARE e RIPARARE.

- RIMUOVERE: per prima cosa bisogna, ovviamente, debellare i patogeni. Ciò è fattibile in due modi. In situazioni molto compromesse, è necessaria una risoluzione veloce e quindi è auspicabile utilizzare antifungini di sintesi. In alternativa, numerose sostanze di derivazione naturale presentano una buona attività antibiotica e antifungina. L’estratto liquido da semi di pompelmo è un ottimo prodotto e la sua attività antimicrobica è veramente ad ampio spettro. La sua azione è attiva su circa 26 batteri differenti, sulla candida e su alcuni tipi di virus, fra cui, quello influenzale. Un’altra sostanza attiva contro la candida è l’acido caprilico da associare ad altri estratti naturali. L’aglio contiene varie sostanze naturali ad azione antifungina così come l’olio di tea tree (un vegetale che vive in Asia). Alcune sostanze chimiche con scarsissimi effetti iatrogeni sono l’acido borico, il sorbato di potassio e il violetto di genziana.

- REINOCULARE: significa supplementare l’organismo con fermenti lattici principalmente di tre ceppi: acidophilus, bifidus e bulgaricus, in associazione con sostanze probiotiche come i FOS e l’inulina necessari per alimentare i fermenti stessi.

- REINTEGRARE: vuol dire ribilanciare tutte le sostanze necessarie ad una buona digestione degli alimenti. E’ quindi fondamentale rimpiazzare sostanze come acido cloridrico, bile, enzimi pancreatici, bicarbonato, calcio ionico in modo da consentire la normale produzione micellare intestinale che consente il perfetto assorbimento degli alimenti e delle sostanze lipidiche.

- RIPARARE: vuol dire sostenere la produzione energetica delle cellule della mucosa intestinale in modo da consentirne una perfetta funzione. Acido butirrico ed L-glutammina sono le fonti principali utilizzate al riguardo. Ad esse vanno aggiunti tutta una serie di nutrienti ad azione antiossidante per impedire danno ossidativo alle cellule stesse.

ALIMENTAZIONE

La candida ama particolarmente i cibi raffinati, poveri in fibra e specialmente gli zuccheri. E’ importante quindi astenersi da prodotti di pasticceria, dessert, panetteria, salse, bibite e alimenti ricchi in zuccheri. La candida si ciba di lieviti. E’ quindi importante non assumere cibi contenenti lieviti o muffe. In generale, si consigliano alimenti biologici, di qualità e freschi. Mangiare tante qualità differenti di alimenti consente una rotazione ottimale utile per non irritare la mucosa intestinale. Le successive tabelle elencano una serie di alimenti permessi e una serie di alimenti da eliminare.

ALIMENTI PERMESSI

VERDURE e LEGUMI: Carciofi, asparagi, fagioli, bietole, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo, carote, cavolfiore, sedano, cetriolo, melanzane, aglio, fagiolini, lattuga, cipolla, prezzemolo, piselli, peperoni, patate, zucca, spinaci, pomodori, tofu.

PESCE/CROSTACEI: Merluzzo, halibut, salmone, gamberetti, trota, tonno e altri pesci.

CEREALI: Orzo, miglio, avena, riso, segale, farro.

FRUTTA: mela, albicocca, avocado, banana, pompelmo, mango, mandarino, arancio, papaia, pesca, pera, ananas.

CARNI: Manzo, vitello, agnello, coniglio, cacciagione, pollame, tacchino, anatra, oca.

SEMI: Zucca, sesamo, girasole, saraceno, quinoa.

GRASSI: Burro, oli pressati a freddo.

BEVANDE: Acqua minerale di fonte.

UOVA: Tutte.

ALIMENTI DA ELIMINARE

ZUCCHERI E DERIVATI: Zucchero integrale, granulato, in polvere, così come destrosio, fruttosio, galattosio, glicogeno, lattosio, maltosio, mannitolo, monosaccaridi, sorbitolo, saccarosio, malto, miele, sciroppo d’acero, melassa, zucchero di datteri. Eliminare possibilmente anche i dolcificanti. Leggere accuratamente le etichette in modo da assicurarsi che l’alimento non contenga zuccheri “nascosti”.

LIEVITI: Lievito di birra, da panetteria.

SUCCHI DI FRUTTA: Sia in scatola che in bottiglia. I succhi freschi sono tollerati.

CAFFE’ E TE’: Caffè regolare, istantaneo, decaffeinato e tè. Sono permessi le tisane di erbe.

CAFFEINA: Qualsiasi cosa contenente caffeina (incluso il cioccolato).

LATTICINI: Il latte contiene lattosio, un carboidrato semplice che alimenta i lieviti per cui dovrebbe essere eliminato.

PEPE: Il pepe è mal digeribile.

FUNGHI: Tutti i tipi.

CARNI AFFUMICATE O LAVORATE: Pesce e carne affumicata, incluse le salsicce, wurstel, prosciutto e altri salumi.

CONDIMENTI E SALSE: senape, ketchup, Worchestershire, salsa BBQ, olive in salamoia, sauerkraut, tamari, maionese.

FRUTTA SECCA E CANDITA: Tutta.

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