29-11-2016
Digiunare fa bene. Contrariamente a quanto si crede, digiunare 2-4 giorni ogni sei mesi, aiuta il sistema immunitario a rigenerarsi. Una scoperta che i ricercatori dell’University of Southern California considerano una “svolta notevole”. È una delle più antiche terapie usate in medicina. A partire da Ippocrate, che credeva che il digiuno guarisse il corpo, a Paracelso, un guaritore che 500 anni fa riteneva che fosse “il rimedio medico migliore”, fino ad arrivare alla medicina Ayurvedica. Digiunare è una pratica usata in quasi tutte le religioni del mondo, tra cui il Cristianesimo, l’Ebraismo, il Buddismo e l’Islam, per ripristinare la salute fisica e mentale. In Europa il digiuno è stato usato come trattamento medico per anni e attualmente molti centri, soprattutto in Germania, Svezia e Russia, lo consigliano sotto supervisione di uno specialista. Non solo disintossicazione, dunque. Digiunare per massimo 2-4 giorni ogni sei mesi permette di rigenerare l’intero sistema immunitario, anche negli anziani. L’organismo infatti, per evitare di morire di fame, spinge le cellule staminali a produrre nuovi globuli bianchi, che combattono le infezioni, rigenerando l’intero sistema. Secondo gli scienziati dell’University of Southern California, che hanno condotto lo studio, la scoperta potrebbe essere particolarmente utile per le persone che soffrono di sistemi immunitari danneggiati. Ad esempio, i malati di cancro sottoposti a cicli chemioterapici.
Infatti, digiunare sotto controllo di un esperto per 72 ore aiuterebbe l’organismo a proteggersi contro l’impatto tossico della chemioterapia. Ma non solo. I benefici riguardano anche le persone anziane. Con l’avanzare dell’età il sistema immunitario diventa meno efficace. Il digiuno prolungato agirebbe anche sulla riduzione della proteina chinasi A, o PKA, legata all’invecchiamento e alla proliferazione del cancro. “Non potevamo prevedere che il digiuno prolungato avesse un effetto così notevole nel promuovere la rigenerazione delle cellule staminali del sistema ematopoietico”, ha dichiarato il Prof. Valter Longo, docente di Gerontologia e Scienze Biologiche, che ha diretto la ricerca. “La buona notizia è che il corpo si sbarazza delle parti del sistema che potrebbero essere danneggiate o vecchie, le parti inefficienti, durante il digiuno. Ora, se si inizia con un sistema fortemente danneggiato da chemioterapia o dall’invecchiamento, digiunare ciclicamente permette di generare, letteralmente, un nuovo sistema immunitario”. La sua collaboratrice, Tanya Dorff, docente presso il USC Norris Comprehensive Cancer Center and Hospital aggiunge che “la chemioterapia salva la vita delle persone, ma causa anche danni significativi al sistema immunitario. I risultati del nostro studio dimostrano che il digiuno potrebbe mitigare alcuni degli effetti dannosi della chemioterapia. Ulteriori studi sono in corso per definire in modo più approfondito tale correlazione, ma il Prof. Longo si mostra fiducioso in quanto “non ci sono prove che il digiuno faccia male, mentre ci sono forti evidenze dei suoi benefici”.