11-12-2016
- Chi soffre di anemia ferropriva dovrebbe consumare limone, ma solo in piccole dosi. Infatti, questo frutto, pur essendo povero di ferro, è in grado di aumentarne l'assorbimento, specie se si considera il ferro contenuto negli alimenti vegetali. Questo effetto del limone è prodotto soprattutto dalla vitamina C ed è notevolmente potenziato dai componenti non nutritivi del limone (per esempio, gli acidi organici). Il limone contiene anche una considerevole quantità di acido folico, che contribuisce a produrre sangue e svolge molte altre funzioni protettrici, specialmente nelle donne, durante la gravidanza.
- Preso a digiuno, il succo di cavolo viene usato come vermifugo, per eliminare i parassiti intestinali. Se ne prende mezzo bicchiere la mattina, a digiuno, per cinque giorni consecutivi.
- Il melograno esercita un effetto astringente, arresta la produzione di succhi gastrici e riesce a decongestionare lo stomaco irritato.
- Il dottor Valnet, importante fitoterapeuta francese, sottolinea l'azione preventiva esercitata dalle nocciole contro la formazione di calcoli delle vie urinarie. Consumate regolarmente, si consigliano per la dieta di chi soffre di calcolosi renale, specialmente quando si tratta di calcoli di urati. Un pugno di nocciole al mattino dà ottimi risultati.
- I fagioli sono indicati per combattere la stitichezza e per prevenire i diverticoli e il cancro del colon e del retto, grazie al loro elevato contenuto di fibre cellulosiche.
- I semi di girasole sono ricchi di vitamina E, un potente antiossidante che combatte l'ispessimento delle arterie, diminuisce la tendenza all'aggregazione delle piastrine ed esercita un'azione preventiva contro la trombosi e l'infarto del miocardio.
- Il cachi è un frutto dolce, ma i diabetici lo tollerano bene per due motivi:
1. Più della metà del loro 15% di zucchero è formata da fruttosio, lo zucchero naturale della frutta. Questo tipo di zucchero richiede meno insulina per essere sfruttato dalle cellule dell'organismo e i diabetici, il cui pancreas produce meno insulina, tollerano e sfruttano meglio il fruttosio.
2. I cachi sono ricchi di fibre vegetali di tipo solubile, sotto forma di pectina, che trattengono gli zuccheri nell'intestino e li liberano lentamente. In questo modo, il fruttosio non si trasforma rapidamente in glucosio nel sangue (il che sarebbe dannoso per i diabetici), ma attraverso un processo lento e graduale.
Per l'azione benefica sull'intestino e il contenuto di carotenoidi e di ferro, i cachi sono particolarmente indicati per i diabetici.