17-12-2016
Tribunale di Cagliari
Respira grazie a una macchina, mangia attraverso un sondino e quest'anno compirà sette anni. Ma da quando ne aveva uno il suo corpo non cresce più. Camilla (è un nome di fantasia dato alla bambina per proteggere la sua identità) vive costretta sul letto della sua cameretta e combatte ogni giorno contro la leucodistrofia. Una malattia che, secondo i genitori, loro figlia non avrebbe mai dovuto conoscere e che sarebbe stata contratta dalla piccola soltanto in seguito al secondo vaccino al quale fu sottoposta a poco più di 12 mesi. È questo in estrema sintesi il contenuto dell'esposto presentato in Procura dall'avvocato Valeria Aresti nell'interesse della coppia. Una denuncia che ha portato all'apertura di un'inchiesta a carico di ignoti coordinata dal pubblico ministero Maria Grazia Genoese.