20-12-2016
State attenti se l’insalata in busta che acquistate nei supermercati contiene foglie spezzate, perché potrebbero rilasciare un liquido fortemente batteriologico che, tra l’altro, potrebbe anche favorire lo sviluppo di una salmonellosi. Lo dice un recente studio condotto presso il Dipartimento di Infettivologia dell’Università di Leicester, pubblicato sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology. Secondo lo studio in questione, le foglie dell’insalata confezionata in busta, una volta spezzate, potrebbero rilasciare un liquido verdognolo-marrone che, come detto in precedenza, essendo fortemente batteriologico, potrebbe favorire lo sviluppo di varie patologie tra cui anche la salmonellosi. Bisogna quindi fare attenzione quando si acquistano le insalate già confezionate in busta e osservare attentamente il contenuto per verificare l’eventuale presenza di liquidi sospetti. Vero è che, una volta aperta la busta, ci si rende immediatamente conto se il suo contenuto potrebbe essere pericoloso per la salute, sia per il forte e inconfondibile odore che rappresenta il primo segnale che qualcosa in quella busta proprio non va bene, sia per la presenza del liquido che, ovviamente, non dovrebbe essere presente. In tal caso, inutile cercare di salvare una parte del contenuto della busta, non resta che buttarla. Secondo gli esperti autori della ricerca, il rischio di contrarre qualche malattia batterica sale enormemente se non si consuma tutto il contenuto della busta, anche se questo si è presentato integro una volta aperta la confezione, e si conserva l’insalata rimasta in frigo, perché gli eventuali batteri presenti sulle foglie crescerebbero più velocemente alle basse temperature. Inoltre, anche se l’insalata venduta in busta è già lavata dall’azienda che ha provveduto al confezionamento, è sempre buona norma lavarla nuovamente, anche perché in questo modo è più facile notare eventuali foglie spezzate che possono andare più facilmente a male e quindi rilasciare il liquido pericoloso.