22-12-2016
Che il colore del cibo sa importante è ormai risaputo: a ogni colore corrisponde una proprietà benefica; adesso, secondo uno studio condotto nel Regno Unito, anche il colore della confezione nella quale vengono serviti o venduti i cibi influirebbe sulla percezione che abbiamo di un certo elemento. Lo studio in questione è stato condotto dall’Università di Oxford e pubblicato dalla rivista “Flavour”, e mostra come la nostra percezione del cibo non riguardi soltanto il gusto, come spiegano gli stessi ricercatori: "Il modo in cui percepiamo il cibo è un’esperienza multi-sensoriale che coinvolge non solo il gusto e la consistenza del cibo, ma anche il profumo e la vista. Perciò, anche prima che il cibo arrivi nella nostra bocca, il cervello si e già formato un suo parere". Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di valutare la qualità generale del cibo attraverso diversi esperimenti, ad esempio cercando di capire se l’opinione su quel cibo cambiava se veniva usato un cucchiaio di plastica anziché uno di metallo o di colore diverso. L’esperimento principale è stato condotto facendo mangiare ai volontari dello yogurt greco con posate diverse. Secondo i volontari che hanno partecipato all’indagine, lo yogurt risultava essere più buono e dolce se mangiato con dei cucchiaini di plastica leggeri, mentre pareva più amaro se consumato con un cucchiaio di metallo. Allo stesso modo, secondo i risultati di questa ricerca, cambierebbe la percezione del sapore del cibo a seconda del colore delle posate e dei contenitori nei quali è servito. L’esperimento che ha dimostrato senza ombra di dubbio questa particolarità è quello condotto sulla cioccolata calda. Gli esperti hanno fatto assaggiare ai volontari lo stesso tipo di cioccolata calda servita in tazze di colore bianco, crema, rosso e arancione e, nonostante la cioccolata contenesse gli stessi ingredienti, quella contenuta nelle tazze arancioni e color crema risultava essere più buona e gustosa rispetto a quella servita nei contenitori degli altri colori.
https://flavourjournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/2044-7248-2-21