27-12-2016
Basta una passeggiata di almeno dieci minuti dopo i pasti per abbassare la glicemia del 12%. È quanto rilevato da un nuovo studio dell’Università di Otago in Nuova Zelanda. Per raggiungere i loro risultati i ricercatori hanno messo sotto osservazione 41 persone con diabete di tipo 2. Ai volontari sono stati forniti accelerometri per misurare la loro attività fisica e misuratori, che analizzavano il livello di glicemia ogni cinque minuti. Le persone coinvolte sono state suddivise in due gruppi: il primo doveva camminare mezz’ora al giorno in qualunque momento della giornata, il secondo 10 minuti dopo ogni pasto principale. I ricercatori sono partiti dalla raccomandazione contenuta nelle linee guida sul diabete di camminare tutti i giorni almeno trenta minuti al giorno. Questa indicazione però è in via generale, senza che si sia precisato quando sia meglio camminare e se occorra camminare per mezz’ora consecutiva o se si possa dividere i minuti di passeggiata durante tutta la giornata. «La maggior parte di questo guadagno - spiega Andrew Reynolds, primo autore dello studio - derivava dalla riduzione del 22% della glicemia ottenuta camminando dopo cena, il pasto più ricco di carboidrati della giornata e che in genere è seguito dal periodo della giornata più sedentario di tutti». «L’attività fisica post-prandiale - sostiene Jim Mann, un altro degli autori - potrebbe evitare al paziente di dover incrementare le unità di insulina o di sottoporsi ad ulteriori somministrazioni di insulina per ridurre i livelli glicemici ai pasti principali». Insomma, un altro buon motivo per camminare di più.