GARCINIA, L-CARNITINA E CROMO NELLA RIDUZIONE DEL PESO CORPOREO.

11-01-2017

Queste tre sostanze attraverso processi metabolici quali inibizione della lipogenesi, utilizzazione dei lipidi e regolazione dell'appetito, favoriscono la riduzione del peso corporeo e della dislipidemia. Il principio attivo della garcinia, pianta originaria dell'estremo Oriente, è l'acido idrossicitrico (HCA), che presenta attività anoressizzante e blandamente ipolipemizzante. Il meccanismo coinvolto nell'azione anoressizzante comporta uno stimolo diretto sul nucleo ipotalamico della sazietà. A questa attività è associata la capacità di inibire la lipogenesi, processo che riduce la produzione di molecole di lipidi nell'organismo, con risultati apprezzabili sulla diminuzione del peso corporeo. Cromo e carnitina concorrono all'attività dimagrante, favorendo il mantenimento della massa magra e riducendo il grasso viscerale.

INIBIZIONE DELLA LIPOGENESI

L'HCA è un inibitore competitivo dell'ATP-citrato liasi, enzima che facilita la sintesi di acidi grassi, colesterolo e trigliceridi. Attraverso l'inibizione competitiva, infatti, l'HCA si lega con l'enzima ATP-citrato liasi, riducendo drasticamente la produzione di acetilcoenzima A, inibendo la sintesi di grassi e colesterolo e aumentando contemporaneamente lo stoccaggio di glicogeno. Studi condotti su animali dimostrano la capacità dell'HCA di ridurre la sintesi di acidi grassi del 40-70%, dopo 8-12 ore dall'assunzione di cibo.

RIDUZIONE E REGOLAZIONE DELL’APPETITO

L’HCA ha mostrato di promuovere il rilascio di serotonina nella corteccia cerebrale isolata di topi, che potrebbe spiegare l’azione inibitoria sull’appetito. Anche il cromo può favorire il controllo del peso corporeo aumentando la sintesi di serotonina, stimolata dall’insulina, o attraverso l’incremento della sintesi proteica e quindi dell’utilizzo di energia. Uno studio condotto su pazienti obesi trattati con HCA e cromo ha evidenziato una perdita di peso media pari a circa 5 kg dopo due mesi di trattamento, accompagnata da diminuzione del desiderio di zuccheri e dell’appetito e aumento dell’energia. Il cromo promuove gli effetti termogenetici dell’insulina, ottenendo una riduzione del desiderio di carboidrati e zuccheri. In un recente studio pubblicato sul Journal of Psychiatric Practice, gli autori hanno osservato che il cromo a un dosaggio di 600 mcg/die in pazienti con depressione atipica è in grado di ridurre il craving di carboidrati e favorire la regolazione dell’appetito.

METABOLISMO LIPIDICO, DISLIPIDEMIA E GRASSO VISCERALE

I tre composti, con diverse modalità, hanno effetti positivi sulla mobilizzazione lipidica. La funzione della carnitina è quella di rendere i grassi maggiormente mobili, per consentire una loro più rapida eliminazione, prevenendone l'accumulo nel tessuto adiposo. Per tale motivo questo nutriente è uno dei più utilizzati nella formulazione di integratori per perdere peso. In un recente studio in aperto la somministrazione associata di carnitina (300 mg al giorno) e di HCA (250 mg al giorno) ha indotto una significativa riduzione di peso, BMI e percentuale grasso corporeo. In un altro recente studio, su modelli animali la somministrazione di HCA e L-carnitina ha mostrato la riduzione del peso corporeo e dell'accumulo di grasso viscerale, abbassando le concentrazioni lipidiche, ematiche ed epatiche e glucosio, insulina, c-peptide e livelli di leptina negli animali trattati. Anche il cromo ha mostrato di ridurre l'accumulo di grasso addominale, associato a condizioni quali iperlipidemia e ipertensione. In uno studio 60 volontari, sottoposti ad una dieta di 2.000 kcal al giorno, con 30 minuti di camminata 5 giorni alla settimana, hanno assunto 2.800 mg di HCA suddivisi in 3 dosi 30-60 minuti prima dei pasti. Dopo 8 settimane il peso corporeo e la massa grassa sono diminuiti rispettivamente del 5,4% e del 5,2%. Sono state osservate riduzioni anche nel colesterolo LDL, trigliceridi e livelli ematici di leptina, mentre i livelli di colesterolo HDL e serotonina e l'escrezione dei metaboliti lipidici (un biomarker dell'ossidazione lipidica) sono aumentati in maniera rilevante. In alcuni studi su atleti la supplementazione di cromo durante esercizi di resistenza ha mostrato di aumentare la perdita di massa grassa a favore di quella magra. L'effetto ergogenico è basato sulla capacità dell'insulina di facilitare il trasporto di BCAA (aminoacidi ramificati) nel muscolo.

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18385825

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18084863

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17519436

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