23-01-2017
Il sapore del sedano è inconfondibile e i suoi croccanti e teneri fusti si riconoscono bene anche nell’insalata più ricca di ingredienti. Il sapore è dato dal suo olio essenziale, responsabile anche della maggior parte degli effetti medicamentosi. Dal punto di vista nutritivo, il sedano non ha una composizione particolare. E’ piuttosto povero di carboidrati (1,9%) e di proteine (0,75%) e praticamente non contiene grassi. Contiene invece alcune sostanze attive che lo rendono particolarmente indicato in caso di:
- Edemi (ritenzione di liquidi), calcoli renali, gotta, aumento di acido urico, artritismo, grazie al notevole effetto diuretico dell’olio essenziale, che provoca una dilatazione delle arterie renali e aumenta di conseguenza il volume di urina e l’eliminazione delle sostanze di rifiuto (urea e acido urico).
- Acidità metabolica: esercita un effetto alcalinizzante capace di neutralizzare l’eccesso di acidi organici, grazie alla sua ricchezza di sali minerali a reazione alcalina. Un’alimentazione generalmente ricca di carne, cereali e legumi produce un eccesso di acidità nel sangue e nell’organismo, causando al tempo stesso molti effetti nocivi, tra cui: aumento della perdita di calcio, formazione di calcoli urinari e ritenzione di liquidi. Il sedano, specialmente se preso sotto forma di brodo depurativo, esercita un’azione alcalinizzante e remineralizzante simile a quella della cipolla. Neutralizza l’eccesso di acidità nel sangue e facilita l’eliminazione degli acidi metabolici con l’urina.
- Ipertensione: il sedano è abbastanza ricco di sodio (circa 87 mg/100 g), con cui si prepara il sale di sedano, tuttavia esercita un effetto ipotensivo dovuto al potere vasodilatatore del suo olio essenziale, per una sostanza chiamata 3-butilptalida e per la sua notevole azione diuretica.
- Eccesso di colesterolo: nell’Università di Singapore è stato compiuto un interessante esperimento per dimostrare che il sedano riesce a ridurre il livello di colesterolo nel sangue. Per otto settimane, due gruppi di cavie son ostate nutrite con una dieta ricchissima di grassi, ma la dose giornaliera del primo di questi gruppi è stata arricchita con qualche cucchiaiata di succo di sedano. Dopo otto settimane, il primo gruppo di cavie presentava livelli di colesterolo notevolmente inferiori a quelli delle cavie a cui non era stato somministrato succo di sedano. Questo semplice esperimento dimostra che, quando si vuole ridurre il livello di colesterolo o di lipidi nel sangue, mangiare sedano e soprattutto berne il succo è una buona abitudine.
- Diabete: il sedano contiene piccole quantità di glucochina, una sostanza dall’azione simile all’insulina, che riduce il livello di zuccheri nel sangue. Quindi, nonostante il discreto contenuto di carboidrati, questo è un ortaggio molto indicato in caso di diabete.
- Psoriasi: il sedano contiene sostanze che, nelle persone predisposte, possono produrre una sensibilizzazione della pelle alla luce del sole. Queste stesse sostanze esercitano un effetto protettivo sulla pelle soprattutto nei casi di psoriasi, malattia difficile da curare e caratterizzata dalla formazione di placche rosse e squamose in varie zone dell’epidermide.
Il sedano è sconsigliato durante la gravidanza, specialmente nei primi tre mesi, perché può provocare contrazioni uterine e aumentare il rischio di aborto.
PREPARAZIONE E USO
- Crudo in insalata: si mangiano i fusti teneri e croccanti.
- Cotto: si usa per preparare brodi depurativi, da solo o con cipolle, ortica, prezzemolo o cavolo.
- Succo fresco: si prepara con i fusti e le foglie e si consiglia di berne mezzo bicchiere a ogni pasto, aggiungendo a piacere qualche goccia di limone.