25-01-2017
Quando Cristoforo Colombo giunse nel 1493 nell’isola di Guadalupe, nelle Antille, i nativi gli offrirono l’ananas. Colombo pensò che fosse una varietà del carciofo e assaggiata la polpa dolce lo portò in Spagna, da dove si è poi diffuso nelle zone tropicali di Asia e Africa. Nel XIX secolo si è cominciato a coltivarlo nelle isole Hawaii, che oggi sono uno dei maggiori produttori mondiali. A differenza della banana, l’ananas matura bene solo sulla pianta. Il suo contenuto di zuccheri e di principi attivi raddoppia nelle ultime settimane di maturazione. I frutti colti troppo presto sono infatti acidi e poveri di sostanze nutritive, perciò è meglio mangiare ananas maturati completamente sulla pianta. Quando è perfettamente maturo, l’ananas contiene circa l’11% di carboidrati, per la maggior parte zuccheri. Contiene invece pochissimi grassi e proteine. Le vitamine più abbondanti nell’ananas sono la C, la B1 e la B6. L’ananas è anche una buona fonte di folati. Tra i minerali, spicca una buona percentuale di manganese seguito da rame, potassio magnesio e ferro. I componenti non nutrienti dell’ananas sono quelli più importanti dal punto di vista dietoterapico:
- ACIDI CITRICO E MALICO: conferiscono al frutto il sapore acido e, come per gli agrumi, potenziano l’azione della vitamina C. nonostante la sua ricchezza di acidi, dal punto di vista metabolico l’ananas è alcalino, cioè si comporta come un antiacido (è il caso anche del limone e di altri agrumi).
- BROMELINA (CHIAMATA ANCHE BROMELAINA): è un enzima dall’azione proteolitica, cioè capace di rompere le molecole delle proteine, liberando gli aminoacidi che le formano. Per questo la bromelina dell’ananas si usa fin dall’antichità per rendere la carne più morbida. La bromelina agisce nel tubo digerente, sciogliendo le proteine e favorendone la digestione, proprio come la pepsina, un enzima prodotto nello stomaco, che forma parte del succo gastrico.
L’ananas è un frutto molto succulento, saporito e ricco di vitamine e minerali. Molti lo considerano il dessert ideale per facilitare la digestione degli altri alimenti, altri invece preferiscono prenderlo come aperitivo, prima dei pasti, specialmente quando lo stomaco è disturbato o delicato. L’ananas è particolarmente indicato contro le seguenti malattie:
- IPOCLORIDRIA (MANCANZA DI SUCCHI): si manifesta con digestione lenta e pesantezza di stomaco.
- PTOSI GASTRICA (ABBASSAMENTO DELLO STOMACO): causata dall’incapacità dello stomaco di svuotare il suo contenuto (atonia gastrica). Sia in caso di ipocloridria che di ptosi gastrica, l’ananas deve essere mangiato fresco (non conservato) e ben maturo, prima o dopo i pasti.
- OBESITA’: l’ananas o il suo succo fresco presi prima dei pasti riducono l’appetito (effetto saziante) e sono un ottimo complemento nelle diete dimagranti. Inoltre è leggermente diuretico (favorisce l’eliminazione dell’urina).
- STERILITA’: questo frutto tropicale è uno degli alimenti più ricchi di manganese, oligoelemento che interviene attivamente nella formazione delle cellule riproduttrici, sia maschili sia femminili. E’ dunque particolarmente consigliato a chi soffre di sterilità dovuta a scarsa produzione di cellule germinali (spermatozoi nell’uomo e ovuli nella donna).
- CANCRO DELLO STOMACO: è stato dimostrato che l’ananas è un potente inibitore della formazione di nitrosamine, sostanze dalla forte attività cancerogena, che si formano nello stomaco a seguito di una reazione chimica tra i nitrati e alcune proteine contenute negli alimenti. Le nitrosamine sono una delle più importanti cause conosciute di cancro dello stomaco. La vitamina C da sola impedisce la formazione di nitrosamine, ma l’ananas (intero o il succo fresco) è molto più efficace. Si consiglia dunque per prevenire il cancro dello stomaco, a chi è particolarmente esposto a questo rischio, ma anche a chi ne ha già sofferto e vuole evitare recidive.
L’ananas è sconsigliato durante la fase acuta dell’ulcera gastroduodenale, perché potrebbe aumentare la produzione di succhi gastrici. Si consiglia di consumarlo fresco, perché quello in scatola, sciroppato o meno, non contiene bromelina.