27-01-2017
La salvia, che gode fin dall’antichità fama di panacea, presenta un’indubbia azione antispasmodica e colagoga-coleretica. Piccole dosi di olio essenziale inibiscono le contrazioni dell’ileo di cavia indotte per stimolazione elettrica così come inibiscono lo spasmo provocato a livello della muscolatura liscia da acetilcolina, istamina e serotonina. Anche l’estratto idroalcolico presenta analoghe proprietà. E’ stata dimostrata anche l’attività antiossidante, da sempre impiegata nell’alimentazione per conservare i cibi, dovuta ai diterpeni e all’acido rosmarinico; a questa si affianca l’attività antimicrobica. Oltre che come condimento eupeptico ed aromatizzante trova impiego in qualità di amaro-tonico e stimolante nelle forme dispeptiche e nell’atonia gastrointestinale, i particolare nei soggetti affaticati sia fisicamente che intellettualmente. Se assunta in forma di decotto, lontano dai pasti e a stomaco vuoto, sembra contribuire ad abbassare la glicemia nei diabetici. Attualmente trova impiego nel trattamento sintomatico di turbe digestive quali, senso di pesantezza epigastrico, lentezza digestiva, meteorismo e flatulenza ecc. La salvia possiede anche una reale efficacia nel regolarizzare il flusso mestruale, calmare le reazioni dolorose e nei disturbi della menopausa. E’ stata segnalata la probabile presenza di frazioni estrogeniche. La salvia possiede proprietà anti-idrotiche, manifestate dopo alcune ore dall’assunzione della pianta e il beneficio può durare alcuni giorni. I preparati di salvia risultano, inoltre, efficaci per combattere l’eccessiva formazione di catarro nelle forme bronchiali e sarebbero in grado di bloccare la secrezione lattea. Viene impiegata, infine, come astringente ed antisettico in gargarismi e collutori, nelle infiammazioni del cavo orofaringeo e nelle emorragie gengivali.