31-01-2017
La degenerazione maculare legata all'età è la causa principale di cecità fra gli anziani in Europa. Un quarto degli europei sopra i 65 anni e un terzo di quelli sopra i 75 manifesta segni di degenerazione maculare. Una delle cause principali sembra essere la suscettibilità della retina al danno ossidativo. I raggi ultravioletti creano radicali liberi che danneggiano gli acidi grassi all'interno della retina. Poichè il cristallino concentra la maggior parte della luce che entra nell'occhio sulla macula, non è sorprendente che sia la parte che subisce maggiori danni. Sin dal 1982 è noto che l'integrazione con antiossidanti fa diminuire la produzione di radicali liberi nella retina degli animali. Le ricerche sull'uomo hanno dimostrato che quanto più alti sono i valori di antiossidanti nel sangue, tanto minore è l'incidenza di degenerazione senile. Uno studio recente su 421 individui ha messo in evidenza che coloro che possedevano nel sangue una percentuale elevata di carotenoidi, vitamina C ed E e selenio, avevano un 30% in meno di probabilità di andare incontro a degenerazione maculare. Un'altra ricerca ha dimostrato che l'apporto giornaliero di frutta e verdura ricchi di carotene è inversamente proporzionale all'incidenza della degenerazione maculare. I carotenoidi che danno maggiore protezione sono la luteina e la zeaxantina, presenti in pomodori e verdure a foglie verdi scure, soprattutto spinaci e cavolo comune. L'integrazione con 5 mg al giorno di questo carotenoide fa aumentare in maniera significativa i valori di luteina e zeaxantina nella macula, senza effetti collaterali.
Va notato, che lo stesso beta-carotene, che si trova nelle verdure di colore rosso-arancione, ha scarso effetto preventivo nei confronti della degenerazione maculare. Anche lo zinco ha effetti benefici sull'occhio. Due enzimi importanti per la retina, la retinolo deidrogenasi e la superossido dismutasi, dipendono dallo zinco. Per vedere se lo zinco è utile a chi soffre di degenerazione maculare, alcuni ricercatori hanno prescritto a un gruppo di 151 pazienti 80 mg di zinco al giorno oppure un placebo; dopo due anni hanno riscontrato che il gruppo a cui era stato somministrato lo zinco aveva un'acutezza visiva del 42% più alta rispetto al gruppo placebo. E' dimostrato che anche il ginkgo biloba è un valido aiuto nella prevenzione della degenerazione maculare, poichè contiene flavonoidi antiossidanti che proteggono la retina dai danni provocati dai radicali liberi, e della retinopatia diabetica, altra causa importante di cecità fra gli anziani.