01-02-2017
L'artrite reumatoide è una patologia complessa che colpisce molte persone, circa il 3% degli adulti in Italia. Sembra che sia dovuta inizialmente a un danno alla membrana sinoviale (il tessuto che circonda l'articolazione), seguito da una reazione infiammatoria esagerata che aggrava ulteriormente il danno, finchè il corpo comincia a produrre anticorpi contro i tessuti delle articolazioni, con una conseguente escalation della malattia. Fortunatamente la medicina naturale ha qualche risposta per chi soffre di questa malattia dolorosa e frustrante. Il mio approccio consiste nel rimuovere tutti i fattori notoriamente capaci di danneggiare le articolazioni e nell'attenuare il processo infiammatorio in modo da arrestare questo circolo vizioso. Sembra che tra i più significativi fattori scatenanti dell'artrite reumatoide ci siano le allergie alimentari, probabilmente per via del danno inflitto alle membrane intestinali durante la reazione allergica agli alimenti. In tal caso vi è una liberazione di tossine, immunocomplessi, veleni batterici e altre sostanze nocive, alcune delle quali sono particolarmente dannose per le articolazioni. E' dimostrato che l'eliminazione dalla dieta degli alimenti allergizzanti procura notevole giovamento ad alcuni soggetti che soffrono di artrite reumatoide. Tuttavia il digiuno è risultato ancora più efficace. Con il digiuno a base di sola acqua, oltre a evitare tutti gli allergeni, si permette all'intestino di guarire e alla permeabilità intestinale di ritornare nella norma.
Uno dei motivi per cui i malati di artrite reumatoide sviluppano allergie alimentari è che spesso hanno deficit di acidi gastrici e altri fattori digestivi. L'assunzione della betaina cloridrato ai pasti aiuta molto la digestione (in particolare delle proteine) e una migliore digestione riduce la sensibilità alimentare. Il secondo passo consiste nel controllare attivamente la risposta infiammatoria eccessiva. Il modo più efficace per farlo sembra essere l'integrazione con antiossidanti, oli di pesce e di borragine o di enotera. Ai miei pazienti artritici prescrivo dosi elevate di antiossidanti (vitamine C ed E e selenio) e consiglio di mangiare il più possibile frutta e verdura dai colori vivaci, che è ricca di flavonoidi e carotenoidi antinfiammatori. L'integrazione alimentare con oli di pesce o olio di fegato di merluzzo è molto efficace per ridurre l'infiammazione cronica indotta dall'artrite reumatoide e da altre malattie infiammatorie. In genere, se l'unica terapia è l'olio di pesce, ci vogliono circa quattro mesi per ottenere un miglioramento clinico evidente. La cosa interessante è che, durante la fase di miglioramento, i dosaggi delle varie sostanze infiammatorie hanno evidenziato una diminuzione dal 19% al 54,7% addirittura. Chiaramente gli oli di pesce sono ottimi nutrienti antinfiammatori e per chi soffre di forme leggere l'integrazione non è sempre necessaria, a condizione di mangiare pesce pescato in acque fredde almeno una volta al giorno. Altrettanto efficace è l'integrazione con l'acido grasso gamma-linolenico (GLA) presente nell'olio di enotera, di borragine e di ribes nero, che riduce il dolore e l'infiammazione dell'artrite. Tuttavia in alcune persone questi oli sono meno efficaci di quelli di pesce, perchè per essere convertiti in prostaglandine antinfiammatorie devono passare attraverso un processo enzimatico in più. E' importante sottolineare che l'integrazione con acidi grassi è più efficace quando il consumo totale di grassi, e in particolare di grassi animali, viene ridotto.