IL CASO DI UNA PAZIENTE CON PROBLEMI DI PESO.

04-02-2017

Claudia era grassa e da sempre combatteva con i chili di troppo: nel corso degli anni ne aveva perso complessivamente 90 e ripreso 110. I medici che la visitavano non riuscivano a trovare nessun disturbo metabolico che giustificasse i suoi problemi di peso e anche gli esami del sangue erano normali. Molti dei programmi di dimagrimento e delle diete che promettono risultati straordinari (si tratta di un mercato da 6 miliardi di euro l'anno) in realtà non funzionano. L'esperienza mi ha insegnato che per essere efficace una dieta dimagrante deve rispettare le caratteristiche genetico-sanguigne dei pazienti. Chiesi a Claudia di controllare la funzionalità tiroidea misurandosi la temperatura basale al risveglio la mattina. Come prevedevo, era solo 35,5°C, cioè piuttosto bassa. Le suggerii pertanto di seguire una dieta ricca di cereali integrali (era di gruppo sanguigno A) e poco raffinati, di mangiare molta frutta e verdura, di tanto in tanto anche del pesce fresco e di prendere un integratore per stimolare la tiroide. Il programma, come era ovvio, funzionò, e per i successivi sei mesi Claudia perse da un chilo a un chilo e mezzo alla settimana.
I test funzionali (come quello di misurarsi la temperatura basale) sono più utili degli esami del sangue perchè misurano le vere reazioni dell'organismo. Purtroppo, però, da Claudia doveva arrivarmi anche un altro messaggio. Dopo aver perso circa 20 chili, si sentiva bene ed era in ottima forma quando una sera, mentre era in un locale con gli amici, un uomo le fece delle avances: nelle due settimane successive, Claudia riprese nove chili. E io imparai che i problemi di peso non hanno soltanto cause metaboliche e che dovrei veramente mettere in pratica quello che insegno, cioè prendere in considerazione i miei pazienti nella loro interezza. Mandai Claudia da una psicologa con cui collaboravo. Come spesso succede, una storia di abusi subìti durante l'infanzia le impediva di instaurare rapporti intimi da adulta, ma una volta superato il trauma, Claudia riuscì a mantenere un peso ragionevole. Naturalmente questo non significa che tutti coloro che sono sovrappeso abbiano problemi psicologici di questo genere. Se è certamente vero per alcuni, nella maggior parte dei casi ingrassare è la normale reazione fisiologica all'assunzione di troppe calorie e alla sedentarietà, aggravate da uno squilibrio ormonale. Purtroppo è così, a volte ci ammaliamo per motivi psicologici. Il benessere totale implica una sana armonia di tutto il nostro essere, fisico, mentale, emotivo e spirituale.

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