CONOSCERE LE INTERAZIONI FARMACOLOGICHE PUO' SALVARVI LA VITA.

08-02-2017

ANTINFIAMMATORI

Sono i comuni analgesici, i farmaci che più di frequente teniamo nell'armadietto di casa. Questi farmaci non vanno presi con il latte: il calcio, stimolando la produzione di gastrina (un ormone gastrointestinale), ostacola l'assorbimento dei principi attivi, rendendo nulla o quasi l'azione analgesica. Inoltre, gli antinfiammatori non vanno mai combinati con gli antiacidi, perchè abbassando il pH dello stomaco, vanno ad annullare quelle condizioni di acidità che consentono il perfetto assorbimento dei medicinali. Se è proprio necessario assumerli contemporaneamente, antinfiammatori e antiacidi vanno allora presi a una distanza di almeno tre ore gli uni dagli altri.

Erbe da non associare: artiglio del diavolo, salice, genziana, tarassaco e aglio. Perchè tutte queste piante aumentano l'azione irritante dei farmaci sulle pareti dello stomaco.

PILLOLA ANTICONCEZIONALE

Se non volete che la pillola "faccia scherzi", attente agli antibiotici (in particolare alla rifampicina) e ai cortisonici: già dopo due-tre giorni dall'inizio di una cura antibiotica o cortisonica, la pillola diventa meno sicura. Nel caso, è allora opportuno affiancare un altro contraccettivo (per esempio il preservativo) per la durata della terapia farmacologica. Riguardo ai cortisonici, bisogna considerare che la pillola può aumentare i loro indesiderati effetti collaterali, come la comparsa di ipertensione oppure una maggiore predisposizione alle infezioni in seguito all'indebolimento del sistema immunitario. Inoltre, può annullare l'azione antinfarto degli anticoagulanti.

Quanto alle erbe, la pillola non va associata all'iperico, che può ridurne l'efficacia.

ANSIOLITICI

Per evitare effetti indesiderati, non bisogna assumerli con un bicchiere di succo di pompelmo: diversi studi hanno infatti dimostrato che i flavonoidi contenuti in questo frutto alterano l'azione di molti farmaci, impedendo che l'organismo li metabolizzi in tempi normali. Conseguenza? Un'azione più potente e prolungata nel tempo,che come tale finisce per "stordire" il soggetto. Anche il caffè e gli alcolici sono sconsigliati. Se combinati con gli antinfiammatori, o peggio ancora, con gli antistaminici, c'è il rischio che procurino una sonnolenza così marcata da andare a scapito della concentrazione e quindi della sicurezza (specie se si deve stare al volante).

Erbe da non associare: escoltzia, valeriana e biancospino, perchè potenziano gli effetti dei farmaci, quindi anche i loro effetti collaterali: sonnolenza, vertigini, calo dell'attenzione.

ANTIBIOTICI

I loro "nemici" sono il latte e i suoi derivati (yogurt, burro ecc.) perchè capaci di limitare l'assorbimento di questi farmaci da parte dell'organismo. Un avvertimento che vale ancora di più se si stanno assumendo antibiotici a base di tetracicline o di azitromicina. Sempre da evitare gli alcolici, perchè fanno metabolizzare più rapidamente dall'organismo gli antibiotici, rendendoli così meno efficaci. Mentre vanno limitati al minimo spinaci, lenticchie e carni rosse: contengono infatti molto ferro, capace di ridurre l'azione terapeutica di questi farmaci. Gli antibiotici non vanno mescolati con gli antiacidi perchè rischiano di diventare inefficaci. Alluminio, calcio o magnesio (presenti negli antiacidi) riducono l'azione antibiotica. Al contrario, l'antibiotico può ridurre gli effetti della pillola.

Erbe da non associare: iperico, perchè modifica il metabolismo degli antibiotici, riducendone l'efficacia.

ANTICOAGULANTI

I pazienti che assumono warfarina dovrebbero nel corso della terapia evitare l'assunzione di verdure a foglia verde come lattuga e spinaci, perchè ricche in vitamina K, che ha un'azione procoagulante, contraria dunque a quella di questo farmaco. Anche l'alcol va accuratamente evitato da chi è in cura con anticoagulanti. I farmaci anticoagulanti non vanno presi con la pillola anticoncenzionale perchè quest'ulltima può annullare l'azione antinfarto.

Erbe da non associare: iperico, perchè riduce l'effetto dei farmaci; ginkgo biloba, aglio e salice perchè aumentano il rischio di emorragie.

PRIMA DI INGOIARE L'ASPIRINA...

Alle prime lineette di febbre, eccoci subito a ingoiare un'aspirina o una tachipirina. Un gesto quasi automatico, che può però rivelarsi controproducente: l'acido acetilsalicilico, per esempio, non va mai assunto insieme ad antipertensivi come gli ace-inibitori e i beta-bloccanti, e a un antigotta come il sulfinpirazone, perchè ne riduce l'efficacia. Mentre va evitato con antidepressivi triciclici, altri FANS, furosemide (un diuretico), digitalici e metotrexato (antitumorale), perchè ne può aumentare gli effetti collaterali. Inoltre, vanno evitati alti dosaggi di acido acetilsalicilico da chi assume insulina o ipoglicemizzanti orali per il diabete, perchè c'è il rischio di un brusco calo della glicemia. Da parte sua, il paracetamolo non va preso insieme a beta-bloccanti, diazepam (benzodiazepina) e metoclopramide (antiemetico), perchè ne riduce l'effetto. Mentre viene a sua volta danneggiato dalla pillola anticoncenzionale o del già citato sulfinpirazone.

ANTIDEPRESSIVI

Se si assumono questi farmaci, andrebbe impostata una dieta ad hoc, che escluda - oltre agli alcolici (soprattutto il vino rosso) - i formaggi stagionati, i broccoletti, le fave e le aringhe salate: tutti alimenti ricchi di tiramina, sostanza che può alterare l'azione di questi farmaci, facendo passare il soggetto da stati di euforia ad altri di profondo sconforto. Inoltre, l'interazione tra la tiramina e i principi attivi degli antidepressivi può far andare incontro a improvvisi rialzi della pressione arteriosa. Assolutamente da evitare il mix tra antidepressivi e ansiolitici: gli uni annullano infatti l'azione degli altri, con la possibilità di avere il peggioramento dello stato psichico così come pericolose allucinazioni.

Erbe da non associare: yohimbina e segale perchè potenziano gli effetti collaterali dei farmaci (vertigini, tremori, agitazione, ipertensione). L'iperico, pur non avendo particolari interazioni con questi farmaci, va preso sotto controllo di un esperto.

DIGITALICI

Estratti dalle foglie di piante appartenenti alla famiglia della digitale e prescritti per trattare vari disturbi cardiaci, pretendono però l'esclusione dalla dieta (o comunque un consumo ampiamente moderato) di sale, salumi e formaggi stagionati: tutti cibi che ne riducono l'effetto terapeutico. Si invece agli alimenti ricchi di potassio, minerale indispensabile all'organismo per contrastare gli effetti tossici della digitale: spazio, dunque, a patate, pomodori, banane e pompelmo.

Erbe da non associare: biancospino, perchè aumenta l'efficacia dei farmaci e quindi anche il rischio di effetti collaterali.

LASSATIVI

Non ci sono particolari indicazioni per quanto riguarda gli alimenti. Non andrebbero mai assunti lassativi se si sta seguendo una qualsiasi terapia farmacologica. Oppure, se proprio è necessario prenderli, il lassativo va assunto a una distanza di almeno 4-5 ore dall'altro farmaco.

Erbe da non associare: cascara, senna, frangola, perchè, come tutti gli altri lassativi vegetali, possono provocare diarrea e coliche addominali.

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