08-02-2017
La relazione tra un alto consumo di carboidrati e un alto tasso di malattie cardiache è sempre più evidente. I carboidrati responsabili dell’aumento di malattie cardiache sono quelli che contengono calorie vuote dello zucchero raffinato e dei cereali raffinati. La tiamina, sensibilmente carente nei pazienti con disturbi cardiaci, è una vittima certa del contenuto eccessivo di zucchero nell’organismo. E’ possibile che una dieta povera di tiamina e ricca di carboidrati raffinati porti a disturbi di tipo cardiaco. Il dottor Cheraskin fece un’indagine sul consumo di tiamina e di carboidrati in relazione con i disturbi cardiaci. Prese 74 soggetti e li divise in due sottogruppi uguali secondo il consumo di tiamina. I soggetti furono quindi distinti in gruppi, secondo il consumo di carboidrati elaborati e non. Quando tutti questi gruppi furono messi a confronto, risultò che i soggetti con il più alto numero di disturbi cardiaci avevano anche il maggior consumo di carboidrati elaborati e il minor consumo di tiamina. Il dottor Cheraskin commentava: “va sottolineato che le interrelazioni qui osservate non provano, di per se stesse, una relazione causa-effetto. Tuttavia, è degno di nota il fatto che questi dati sono coerenti con altri rapporti che indicano una relazione tra il consumo dei carboidrati e le malattie cardiache.