09-02-2017
L'osteoporosi, che letteralmente significa porosità delle ossa, è un problema serio per gli anziani, soprattutto di sesso femminile. Nel corso della propria vita, la donna in media perde dal 35 al 50% del tessuto osseo, un terzo in più rispetto all'uomo. Questo provoca l'indebolimento della colonna e, in Italia, oltre 500.000 fratture spontanee all'anno, soprattutto all'anca. L'osteoporosi si combatte con l'attività fisica, gli integratori alimentari e la scelta di opportuni alimenti.
ATTIVITA' FISICA
La forma fisica contribuisce a determinare la densità delle ossa. E' dimostrato che un'ora di attività fisica moderata tre volte alla settimana previene la perdita di tessuto osseo e aumenta la massa ossea nelle donne dopo la menopausa. Al contrario, l'immobilizzazione raddoppia l'escrezione urinaria e fecale di calcio, con conseguente grave deficit di questo minerale.
NUTRIZIONE
E' dimostrato che la somministrazione di calcio riduce la perdita di tessuto osseo legata all'età. Molti esperti raccomandano un apporto di calcio pari a 1.500 mg al giorno. Tuttavia, l'integratore più diffuso, il carbonato di calcio insolubile, richiede un buon apparato digerente e soprattutto un adeguata quantità di acido cloridrico nello stomaco per essere assorbito correttamente. Poichè molte donne anziane non hanno sufficienti acidi gastrici, questo integratore viene assorbito solo in piccola parte. Meglio assumere calcio in forma solubile e ionizzata, come calcio citrato, lattato, aspartato o gluconato. La ricerca dimostra che, mentre nei pazienti con bassa acidità gastrica viene assorbito circa il 45% di calcio contenuto nel citrato di calcio, quello del carbonato di calcio viene assorbito solo nella misura del 4%. E' dimostrato inoltre che negli individui normali il calcio è maggiormente biodisponibile sotto forma di citrato che di carbonato.
Il calcio non è l'unico nutriente di cui abbiamo bisogno. Un'integrazione di boro (3 mg al giorno), per esempio, migliora lo stato minerale delle ossa, così come un'integrazione di magnesio (400 mg al giorno) e di vitamina K. La vitamina K ha un'azione diversa rispetto ai minerali, poichè serve ad assicurare la qualità della matrice proteica su cui il calcio si deposita. La carenza di vitamina K può portare a una cattiva mineralizzazione ossea e nei pazienti con fratture dovute a osteoporosi i valori di vitamina K nel sangue sono molto bassi, in maniera proporzionale alla gravità della frattura. La carenza di vitamina K è comune negli individui con disturbi gastrointestinali cronici o problemi di scarso assorbimento dei grassi e in alcuni soggetti che hanno fatto largo uso di antibiotici. Calcio, boro, magnesio e vitamina K si trovano nelle verdure a foglia verde.
ABITUDINI DA EVITARE
Caffè, alcol e fumo provocano perdite di calcio e aumentano il rischio di osteoporosi. Siccome chi fuma tende anche a consumare più caffè e alcolici e a seguire una dieta ricca di carboidrati raffinati, è molto difficile stabilire i contribuiti di tutte queste variabili quando si tenta di capire perchè nei fumatori il contenuto di minerali nelle ossa è inferiore del 15-30% rispetto ai non fumatori. In relazione all'osteoporosi, il fumo va forse considerato più come un indicatore delle abitudini di vita che una causa diretta.