10-02-2017
Attenzione all’E171, il biossido di titanio, un additivo potenzialmente pericoloso per la salute e utilizzato dall’industria alimentare per la produzione di dolciumi molto noti e consumati anche dai bambini, come M&M’s, Mentos e chewing-gum. Da anni si parla di questa sostanza che potrebbe nuocere alla salute umana. E171 è, infatti, la sigla che indica il biossido di titanio, utilizzato come additivo nell’industria alimentare. A lungo è stato considerato innocuo sia per l’uomo che per gli animali, ma la realtà è ben diversa. Ricordate che un additivo alimentare è una sostanza impiegata nell'industria alimentare durante la preparazione, lo stoccaggio e la commercializzazione di prodotti destinati all'alimentazione.
E171: DOVE SI TROVA
Il biossido di titanio viene utilizzato nell’industria alimentare come colorante, soprattutto nei dolciumi, e viene impiegato anche dall’industria cosmetica in prodotti per la cura della persona, come i dentifrici. Si presenta sotto forma di polvere cristallina incolore, tendente al bianco. Oltre che come additivo alimentare e come ingrediente dei cosmetici viene utilizzato come colorante bianco per la produzione di vernici e come filtro solare. Van Gogh lo utilizzava per preparare il bianco di titanio. In passato vi avevo già parlato del problema degli additivi presenti in dolciumi come Mentos e M&M’s, senza neanche saperlo, infatti, stiamo già mangiando le nanoparticelle presenti nei prodotti alimentari, compreso il biossido di titanio. Negli Stati Uniti erano già stati analizzati differenti alimenti confezionati, tra cui M&M's, accompagnati dai chewing-gum e dalle caramelle Mentos, prodotti nei quali è stata individuata la presenza di nanoparticelle di biossido di titanio. A parere degli esperti, chi consuma alimenti confezionati assume ogni giorno a propria insaputa una certa quantità di nanoparticelle di biossido di titanio. I soggetti più a rischio sono i bambini, a cui vengono somministrati senza preoccupazione dolciumi industriali di vario genere e prodotti confezionati e surgelati. Nel caso dei bambini al di sotto dei 10 anni si può giungere ad un apporto di 1-2 mg di nanoparticelle di biossido di titanio per chilogrammo di peso al giorno. Il problema del biossido di titanio non riguarda dunque solo prodotti come il dentifricio, ma anche comunissimi prodotti alimentari che contengono additivi. Come, ad esempio, le caramelle alla liquirizia.
E171: E' CANCEROGENO?
L'International Agency for Research on Cancer ha classificato il biossido di titanio come possibile cancerogeno per gli umani, classe 2b, se inalato, dopo aver condotto uno studio specifico sull’inalazione di nanoparticelle di biossido di titanio. La sua innocuità come additivo alimentare non è stata ancora stabilita, eppure questo additivo viene utilizzato a livello industriale per la produzione di ciò che troviamo in vendita al supermercato e che mangiamo. Per questo motivo diventa ancora più importante fare attenzione agli ingredienti alimentari e leggere bene le etichette dei prodotti prima di acquistarli. Come colorante alimentare l’E171 è stato autorizzato in Europa per la prima volta nel 1966. Si tratta di una polvere che viene utilizzata come sbiancante e che è composta dal 5 al 45% da nanoparticelle.
E171: IL PARARE DELL'EFSA
L'EFSA il 14 settembre 2016 ha completato il riesame di tutti i coloranti alimentari autorizzati nell'Unione Europea prima del 2009. Nella valutazione gli esperti dell'EFSA hanno concluso che i dati disponibili sul biossido di titanio (E171) negli alimenti non indicano preoccupazioni per la salute dei consumatori. Tuttavia raccomandano di eseguire nuovi studi per colmare le lacune nei dati sui possibili effetti sul sistema riproduttivo, dati sui quali poter stabilire una dose giornaliera accettabile (DGA), ancora oggi non indicata nelle linee guida europee. Gli esperti del gruppo ANS non sono stati in grado di stabilire una DGA per il biossido di titanio a causa dei dati limitati, tuttavia hanno sottolineato la necessità di nuove ricerche per colmare le lacune nei dati sui potenziali effetti del biossido di titanio sul sistema riproduttivo.
E171: IL NUOVO STUDIO
Ora un nuovo studio sta facendo discutere sulla presenza di additivi pericolosi nel cibo industriale in vendita nei supermercati. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports. La notizia sta facendo il giro del web, ma purtroppo nessuno spiega che è stato realizzato sui topi, costretti a bere acqua contaminata per verificare il rischio cancro. Un sacrificio inutile, dal momento che gli studiosi non sono stati in grado di confermare la cancerogenicità sull'uomo. Nessuno, quindi, a oggi, ha ancora valutato i rischi sugli esseri umani legati all’ingestione dell’E171, ma si è scoperto il suo potenziale effetto cancerogeno sugli animali.
E171: COSA POSSIAMO FARE?
Non abbiamo nessun bisogno di consumare abitualmente prodotti che contengono additivi alimentari, non credete? Visti comunque gli allarmi al riguardo, non posso che consigliare di evitare i prodotti che contengano questo additivo potenzialmente cancerogeno, scegliendo alternative naturali in commercio o autoproducendo da sé i cosmetici e gli snack. Se è vero che non ci sono dati, né studi specifici che confermino o meno effetti dannosi sulla salute umana, ci auguriamo che le Istituzioni capiscano che è arrivato il momento di attuare il “principio di precauzione” come definito nel regolamento europeo 178/2002, sostituendo il colorante in questione e utilizzando ingredienti veramente naturali.
https://grist.files.wordpress.com/2012/12/nanofoods_chart_large.jpg
http://grist.org/food/nanoparticles-in-your-food-youre-already-eating-them/
http://presse.inra.fr/Communiques-de-presse/Additif-alimentaire-E171