27-08-2016
Parecchi avranno certamente letto da qualche parte che in seguito all'incidente di Chernobyl negli Stati Uniti molti corsero ad acquistare le compresse di ioduro di potassio per proteggersi dalla ricaduta radioattiva. Era un provvedimento giustificato in quella circostanza? Certamente lo era. Con l'esplosione di una centrale nucleare vengono immessi nell'atmosfera ioduri radioattivi che potrebbero accumularsi nella nostra tiroide e rimanervi per un lungo periodo di tempo causando gravi patologie tumorali. Lo ioduro è l'unica sostanza in grado di impedire l'accumulazione di ioduri radioattivi nella nostra tiroide: prendendo 130 milligrammi di ioduro di potassio per via orale al giorno (cioè 100 milligrammi di iodio) si riduce l'assorbimento degli ioduri radioattivi a meno dell'1%. Una dose di 130 milligrammi di ioduro di potassio protegge la nostra tiroide per 24-48 ore e, se assunta quotidianamente prima dell'esposizione agli ioduri radioattivi o immediatamente dopo un'iniziale esposizione per 7-14 giorni, previene l'accumulo di sostanze radioattive nella tiroide senza causare effetti collaterali dannosi. La maggior parte degli ioduri radioattivi emessi dall'esplosione di una centrale nucleare si concentra nel latte vaccino. E' interessante notare che le alghe marine ricche di iodio contengono anche altre sostanze utili per combattere gli effetti dannosi di alcuni tipi di radiazioni.