07-04-2017
Un consumo regolare di bibite zuccherate aumenta il rischio di malattie cardiocircolatorie. Lo comunica il "Servizio informativo per l'alimentazione, l'agricoltura e la tutela del consumatore" germanico, l'aid. Da quanto lascia supporre uno studio condotto in Svizzera, questo effetto negativo si paleserebbe già dopo poche settimane di consumo regolare, ed anche se le bibite vengono assunte solo in quantità moderate. Alla ricerca hanno partecipato 29 soggetti maschili, sani e normopesi, di età compresa fra i 20 e i 50 anni. Per tre settimane hanno assunto quotidianamente 600 ml di una bibita contenente rispettivamente 40 g o 80 g di glucosio, fruttosio o saccarosio. Prima e dopo le varie fasi dello studio, i probandi sono stati sottoposti ad accurate visite mediche. Un'analisi dei dati così ottenuti ha mostrato che il consumo giornaliero di bibite zuccherate aumenta la probabilità di contrarre malattie cardiovascolari. Già piccole quantità di zucchero (40 g al giorno) hanno un'influenza negativa sul metabolismo: nei probandi si é alzato il livello glicemico, sono peggiorati i valori del colesterolo ed è aumentata la circonferenza della vita. La concentrazione di alcuni marcatori di infiammazione nel sangue é aumentata fino a quasi il doppio. Mentre l'assunzione di fruttosio da fonti naturali quali frutta e verdura è molto sana, le bibite edulcorate con fruttosio sembrano essere particolarmente dannose, spiegano i ricercatori.