23-09-2014
Molte donne durante il mese si trovano a dover fare i conti con ansia, nervosismo, irrequietezza, malumore e, in alcuni casi, anche con sintomi fisici come mal di pancia o di testa. Sono gli effetti della cosiddetta tensione premestruale, o PMT, che si può presentare puntuale ogni mese prima del ciclo. Questa condizione, per alcune donne, può assumere valenze di vero e proprio tormento. Gli effetti sull’umore possono divenire fastidiosi e rendere difficile il quieto vivere quotidiano. Non sapendo spesso dare spiegazione, non è raro che si possa credere di avere problemi mentali e, magari, ricorrere all’uso – non giustificato – di psicofarmaci, con tutte le conseguenze del caso. Per tutte le donne che soffrono di questa condizione o che vogliono prevenirla, una buona notizia arriva dai ricercatori dell'Università del Massachusetts di Amherst e Harvard, i quali hanno condotto uno studio in cui si è scoperto come il mangiare alimenti che contengono ferro non-eme (tipico delle verdure) sia utile nel ridurre il rischio e prevenire la PMT. Nel caso poi già si soffra di questa sindrome, questi stessi alimenti possono aiutare a combatterla. La presenza di questo minerale in alimenti come i broccoli, o per esempio i semi di sesamo e le albicocche, promuoverebbe la produzione di serotonina da parte del cervello, che va a regolare l’umore. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno coinvolto circa 3.000 infermiere donna, le quali sono state seguite per 10 anni.
Le infermiere sono state selezionate tra coloro che avevano dichiarato di soffrire di tensione premestruale e, all’inizio dello studio, tutte quante presentavano questa sindrome. Al termine dello studio, 10 anni più tardi, a soltanto più un terzo di queste è stata diagnosticata la PMT, e due terzi delle partecipanti non la presentavano più. Per comprendere quali fossero i motivi per cui molte infermiere non soffrivano più di PMT, i ricercatori hanno analizzato la dieta seguita, trovando un legame tra l’assunzione di buone quantità di ferro non-eme e un minore sviluppo della tensione premestruale. Tra gli alimenti che contengono maggiore presenza di ferro non-eme ci sono proprio i broccoli, con 1 mg per 100 g di prodotto edibile; i semi di sesamo tostati invece ne contengono 14,8 mg per 100 g e le albicocche secche 6,3 mg, sempre per 100 g. I risultati dello studio, pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, hanno mostrato che la correlazione tra l’apporto di ferro non-eme e la tensione premestruale era di 20 mg o più al giorno per vedere ridurre il rischio di soffrirne dal 30% al 40%, rispetto alle donne che assumevano minori quantitativi di questo minerale. Ecco pertanto come una dieta corretta, che preveda l’assunzione di cibi ricchi di ferro non-eme possa essere salutare e d’aiuto per le donne che soffrono di tensione, o sindrome premestruale.
http://www.cbc.ca/news/health/diet-rich-in-iron-may-prevent-pms-1.1318746
http://dailycollegian.com/2013/03/12/study-shows-women%E2%80%99s-iron-intake-could-lower-pms-risk/