04-05-2014
I parabeni sono conservanti molto utilizzati nell’industria cosmetica e in quella alimentare. Il loro impiego è stato introdotto intorno al 1920 per l’azione antifungina e antibatterica. Si trovano praticamente ovunque: deodoranti, dentifrici, shampoo, bagnoschiuma e in moltissimi altri prodotti per l’igiene personale e il make-up. Si trovano, poi, in alcuni alimenti, per esempio nella maionese o in varie salse pronte. I più diffusi sono butylparaben, methylparaben, ethylparaben, propylparaben, benzylparaben e isobutylparaben ma ne esistono diversi altri. Queste sostanze sono da alcuni anni al centro di un acceso dibattito che li mette in relazione con il cancro al seno. Ma in che rapporto dovrebbero stare parabeni e cancro? Secondo alcuni studi scientifici, i parabeni producono effetti simili agli estrogeni e quindi possano influenzare l'equilibrio endrocrino dell'organismo. Questi effetti, secondo i risultati delle ricerche condotte fino a oggi, sarebbero causati solo dai parabeni assorbiti attraverso la cute e non da quelli assunti con l'alimentazione.
Il primo studio che mette in relazione parabeni e cancro al seno risale al 2004 ed è stato pubblicato su Journal of Applied Toxicology; lo studio, condotto dalla Dott.ssa Philippa Darbre, prese in esame 20 biopsie mammarie positive e, in 18 di queste, riscontrò concentrazioni importanti di parabeni, soprattutto di metilparabene. Si obiettò che un campione di 20 donne è molto ridotto e che non era stato previsto un gruppo di controllo per verificare la presenza di queste sostanze nelle donne sane; inoltre, si riscontrarono alcuni difetti nel metodo con cui era stato condotto il trial. Il dubbio, però, è rimasto. E, infatti, diversi altri studi sono stati portati a termine da allora.
L’ultimo studio sui parabeni e il cancro, in ordine cronologico, è stato pubblicato a gennaio 2012, sullo stesso Journal of Applied Toxicology. Intitolato “Measurement of paraben concentrations in human breast tissue at serial locations across the breast from axilla to sternum”, e condotto anch’esso dall'équipe della Dottoressa Darbre, ha analizzato 160 campioni di tessuti prelevati da 40 donne che tra il 2005 e il 2008 avevano subìto una mastectomia in seguito a un cancro al seno. Sono stati riscontrati elevati livelli di parabeni e, in particolare di n-propilparaben, nel 99% del campione. Secondo la stessa Dottoressa Darbre, però, i risultati ottenuti non dimostrano ancora un legame certo tra il cancro al seno e i parabeni. Quello che è stato dimostrato è la presenza dei parabeni nei tessuti ed è necessario fare ulteriori ricerche. Non ci resta dunque che attendere altri studi e altri risultati.
Nell'attesa di ottenere risultati certi che si può fare? L'utilizzo di questi conservanti resta perfettamente legale nell'Unione Europea. Il 25 ottobre 2011 la Grecia ha avviato un’interrogazione al Parlamento europeo per vietare l’utilizzo dei parabeni nei cosmetici secondo il principio di precauzione, come è accaduto in Danimarca, dove propylparaben e butylparaben non possono più essere usati nei prodotti per bambini sotto i tre anni d'età. Il Parlamento europeo ha risposto, per ora, con parere negativo, pur sottolineando la consapevolezza che propylparaben e butylparaben sono stati inseriti nella lista SIN e quindi rientrano tra quelle sostanze considerate quantomeno problematiche. Evitare i parabeni, per chi lo desidera, è comunque possibile, utilizzando prodotti per l'igiene della persona completamente naturali oppure scegliendo, leggendo le etichette, quelli paraben free. I cosmetici e i detergenti privi di parabeni sono sempre più diffusi e si possono acquistare un pò ovunque, persino nei supermercati. Bisogna, però, leggere con molta attenzione l'INCI; infatti i parabeni sono spesso presenti anche in creme e cosmetici che riportano la scritta "naturale".