04-05-2014
L'Australia è il posto al mondo con il maggior numero di casi di melanoma: è vero, ma contemporaneamente è anche quello in cui le creme solari sono state, molto prima che nelle altre parti del grande Paese, promosse moltissimo e, naturalmente, utilizzate. Quindi non pare che abbiano avuto l'effetto promesso e soprattutto malgrado i pessimi risultati ottenuti si insiste a far "proteggere" le persone da qualcosa che in realtà potrebbe far loro bene, se solo imparassero ad usufruirne in modo intelligente e senza necessariamente cospargersi di veleno tutto il corpo ma evitando semplicemente le scottature. Al contrario, l'aumento di casi di melanoma è stato molto ritardato in altri paesi australiani dove i filtri solari NON sono stati promossi fino a tempi ben più recenti.
Senza contare il fatto che nel 2009 proprio dei ricercatori australiani assieme a studiosi canadesi, americani e inglesi in uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature sono arrivati alla conclusione che l'origine del melanoma non ha niente a che fare col sole! Inoltre bisogna sapere che sull’American Journal of Public Health è stata pubblicata un’osservazione di due ricercatori epidemiologi, F. e C. Garland, eccola: “Nel mondo, i Paesi in cui i filtri solari chimici sono stati consigliati e adoperati, hanno avuto il maggior aumento di casi di melanoma con contemporaneo aumento di numero di morti ad esso associato”. Quindi significa che una percentuale più alta del solito di malati non ha potuto guarire. Negli USA, Canada, paesi Scandinavi e Australia la percentuale di casi di melanoma è aumentata nei recenti decenni con il maggior aumento proprio dopo l’introduzione della propaganda ai filtri solari!