USO REGOLARE DI CANDEGGINA COLLEGATO A RISCHIO ELEVATO DI BPCO.

03-01-2018

L’uso regolare di prodotti disinfettanti per le pulizie, come la candeggina, è stato collegato ad un aumento del rischio di sviluppare condizioni polmonari fatali come la BPCO. Uno studio condotto dall’Università di Harvard e dall’Istituto Nazionale di Salute e Ricerca Medica (Inserm) ha scoperto che l’utilizzo di questi prodotti, solo una volta alla settimana, potrebbe aumentare la probabilità di una persona di sviluppare una malattia polmonare ostruttiva cronica o BPCO, di quasi un terzo. La ricerca ha utilizzato dati relativi a più di 55.000 infermieri negli Stati Uniti. I ricercatori hanno esaminato l’esposizione a specifici disinfettanti, tra cui la candeggina, perossido di idrogeno, alcool e sostanze chimiche note come composti dell’ammonio quaternario, spesso usati per disinfettare superfici come i pavimenti e mobili. Tutti questi prodotti sono stati associati ad un aumento del rischio di BPCO del 24/32%.
La BPCO è un termine utilizzato per una serie di condizioni che interessano i polmoni, tra cui enfisema, bronchite cronica e asma cronica. La condizione riguarda circa 1,2 milioni di persone nel Regno Unito, con circa 30.000 persone che muoiono ogni anno. Studi precedenti hanno collegato l’esposizione a disinfettanti con problemi respiratori come l’asma. Questo studio è il primo a identificare un legame tra disinfettanti e BPCO.
Il Dr. Orianne Dumas, ricercatore dell’Inserm, ha dichiarato: “I potenziali effetti negativi dell’esposizione ai disinfettanti sulla BPCO hanno ricevuto poca attenzione, anche se due recenti studi sulle popolazioni europee hanno dimostrato che il lavoro di addetto alle pulizie è associato ad un rischio più elevato di BPCO. Secondo le nostre conoscenze, siamo i primi a segnalare un legame tra disinfettanti e BPCO tra gli operatori sanitari e a indagare determinati prodotti chimici che potrebbero essere alla base di questa associazione”.
Il Dr. Dumas presenterà i risultati del suo studio all’European Respiratory Society International Congress, ed evidenzierà la necessità di ulteriori ricerche per chiarire l’impatto dell’uso dei disinfettante in casa. Il ricercatore ha aggiunto: “In particolare, dobbiamo indagare l’impatto sulla BPCO dell’esposizione alle sostanze chimiche e chiarire il ruolo di ogni disinfettante specifico. Alcuni di questi disinfettanti, come la candeggina sono spesso usati nelle famiglie e il potenziale impatto dell’uso domestico dei disinfettanti sullo sviluppo della BPCO è sconosciuto. Gli studi precedenti hanno trovato un legame tra l’asma e l’esposizione ai prodotti di pulizia e disinfettanti per la casa, quindi è importante indagare ulteriormente”. Nell’ambito della ricerca, gli scienziati hanno esaminato 55.185 infermiere che erano impegnate in un lavoro di cura e senza storia di BPCO per circa otto anni, dal 2009 fino a maggio 2017. Durante quel periodo 663 infermieri sono stati diagnosticati con la BPCO. L’esposizione delle infermiere ai disinfettanti è stata valutata tramite un questionario e sono stati presi in considerazione altri fattori che avrebbero potuto distorcere i risultati, come l’età, il peso e l’etnia dei soggetti.

 

https://www.eurekalert.org/pub_releases/2017-09/elf-nru090817.php

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