16-01-2018
Lo zenzero (Zingiber officinalis) è una pianta tropicale perenne originaria dell’Asia, apprezzata in tutto il mondo come spezia aromatizzante di cibi e bevande che aiuta la digestione. Gli studi clinici ne confermano l’uso tradizionale: l’estratto di zenzero infatti è consigliato per il trattamento di disturbi dispeptici come eruttazione, bruciori di stomaco, flatulenza e nausea (anche gravidica), oltre ad essere un efficiente antinfiammatorio indicato per contrastare dolori mestruali e artrosi.
È di pochi mesi fa lo studio di un’équipe australiana che ha verificato l’effetto antiemetico dell’estratto di zenzero sullo stato di alcuni pazienti nei primi tre cicli di chemioterapia. A un gruppo di soggetti sono stati somministrati 1.2 g di estratto standardizzato di zenzero titolato al 5% in gingeroli, per un totale di 4 capsule da 300 mg al giorno; il gruppo placebo ha invece continuato a ricevere la terapia standard prescritta dal loro medico curante. I pazienti che hanno ricevuto lo zenzero, rispetto a quelli trattati con placebo, hanno ottenuto un riscontro positivo del questionario FLIE. Pertanto, questo studio suggerisce con forza che l’integrazione di zenzero può migliorare la qualità della vita nei pazienti con nausea indotta da chemioterapia e ridurre la spossatezza legata al cancro, senza alcun effetto collaterale in confronto al placebo.