24-01-2018
Normalmente, quando si mangia cibo che contiene molto sale, aumenta la sete e si beve molta acqua. Un nuovo studio dimostra che è così solo nel breve termine, ma non entro le 24 ore: in realtà si avrà meno sete perché il corpo inizia a risparmiare e produrre più acqua. Questa scoperta degli scienziati della Vanderbilt University in Germania ha mandato all’aria più di 100 anni di saggezza convenzionale scientifica e può fornire nuove intuizioni sulle epidemie occidentali di obesità, diabete e malattie cardiache. I risultati dello studio, pubblicati dal Journal of Clinical Investigation, gettano nuova luce sulla risposta del corpo all’alta assunzione di sale e potrebbero fornire un approccio completamente nuovo a queste tre principali malattie.
I ricercatori hanno dimostrato che il principio biologico di escrezione del sale dal corpo è in realtà la ritenzione di acqua e la produzione di più acqua. Tra il 2009 e il 2011, Titze, Prof. di Medicina e di Fisiologia Molecolare e Biofisica ed i suoi colleghi, hanno condotto studi sul bilancio di sodio a lungo termine sui cosmonauti russi che partecipavano ad un programma di simulazione di volo spaziale in una struttura di ricerca a Mosca. Inaspettatamente, quando il sale nella dieta è stato aumentato da sei a 12 grammi al giorno, gli uomini bevevano meno acqua, non di più. Questo ha suggerito che avevano conservato o prodotto più acqua.
In un successivo studio sui topi, i ricercatori hanno dimostrato che alte quantità di sale nella dieta inducono uno stato catabolico guidato dai glucocorticoidi che rompono le proteine muscolari che vengono convertite in urea dal fegato. L’urea è il prodotto finale del metabolismo proteico; si forma a livello epatico a partire dall’ammoniaca, viene riversata nel sangue e prontamente filtrata dai reni ed eliminata con le urine.
L’ urea permette ai reni di riassorbire l’acqua e impedisce la sua perdita mentre il sale viene escreto.
L’atrofia muscolare è un prezzo alto da pagare per evitare la disidratazione. L’alternativa è mangiare di più. Questo potrebbe essere il motivo per cui i partecipanti allo studio riferivano di essere affamati. La ritenzione di acqua nel corpo, in risposta ad una dieta ricca di sale, può avere conseguenze patologiche. Aumento dei livelli di glucocorticoidi sono un fattore di rischio indipendente per il diabete, l’obesità, l’osteoporosi e malattie cardiovascolari. “Abbiamo sempre incentrato la ricerca sul ruolo del sale nell’ipertensione arteriosa. I nostri risultati suggeriscono che c’è molto di più da sapere. Un elevato apporto di sale può predisporre alla sindrome metabolica”, ha concluso Titze.