08-02-2018
La carenza di vitamina D potrebbe avere un ruolo nello sviluppo della fibromialgia, patologia reumatologica caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico, astenia, sbalzi d’umore e insonnia. Un team di ricercatori, considerando che i soggetti sofferenti di fibromialgia mostrano bassi livelli di vitamina D, hanno condotto questo studio con l’obiettivo di aumentarne il livello ematico e possibilmente di ridurre la sintomatologia. A 30 donne con fibromialgia e bassi livelli di vitamina D (al di sotto di 32ng/ml), sono stati somministrati vitamina D o un placebo per 20 settimane. Al termine della sperimentazione, nel gruppo che aveva assunto la vitamina D è stata osservata una marcata riduzione della percezione del dolore e dell’affaticamento mattutino e il miglioramento della funzionalità fisica, parametri rimasti inalterati nel gruppo placebo.
Secondo i ricercatori sono necessarie ulteriori conferme sull’efficacia della vitamina D nel management della fibromialgia, perché lo studio è su piccola scala. Tuttavia, visti i risultati promettenti, la somministrazione di vitamina D può essere considerata uno strumento estremamente efficace e a buon mercato da aggiungere alle altre terapie per la fibromialgia. Gli studi che indicano il collegamento tra carenza di vitamina D e dolore muscolare sono numerosi, e a volte i dati sono anche contraddittori. Nel 2010 l’International Osteoporosis Foundation ha proposto un dosaggio profilattico-preventivo di almeno 800-1000 UI al giorno per contrastare l’elevata incidenza della carenza di vitamina D evidenziata nella popolazione occidentale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Wepner+F%2C+Scheuer+R