IL CIBO SPAZZATURA RIDUCE L'INTELLIGENZA DEI BAMBINI.

25-05-2015

Junk food o cibo spazzatura. Chiamatelo come volete tanto il risultato non cambia. Ebbene quel genere di cibo che provoca dipendenza, che scatena la depressione, ma che – tutto sommato – ogni tanto ci fa felici (diamo a Cesare quel che è di Cesare), è messo di nuovo sotto accusa. Questa volta tocca ai bimbi. Dar loro alimenti grassi, di bassa, bassissima qualità e con un apporto nutritivo pari allo zero, vuol dire “donare” loro un quoziente intellettivo infinitesimale. Lo giurano i ricercatori inglesi della Bristol University, che hanno analizzato le abitudini alimentari di 3.966 bambini di 3, 4, 7 e 8 anni e mezzo registrate dall’Avon Longitudinal Study of Parents and Children. I bimbi sono stati divisi in 3 gruppi: quelli che mangiavano cibi pronti e trasformati ricchi di grassi e zuccheri, quelli che seguivano una dieta a base di carne, verdure e patate e quelli che consumavano frutta, insalata, verdura e pesce. A otto anni e mezzo sono state poi valutate le capacità cognitive e intellettive dei bambini tramite alcuni test e, tenuto conto anche di altri fattori come livello di istruzione della madre, agiatezza socio-economica della famiglia e durata dell'allattamento al seno, gli studiosi hanno associato a una dieta a base di cibi industriali a partire dai tre anni di età un’intelligenza leggermente inferiore. Conclude Emmett Pauline, coordinatore della ricerca pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health: "Lo sviluppo del cervello è molto rapido nei primi anni di vita. Sembra che ciò che accade più in là negli anni sia invece meno importante". Come dire, nel biberon meglio latte e biscotti fatti dalla mamma. Forse ancora non è tempo di inzupparci le merendine confezionate…

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21300993

Bonus William Hill
Bonus Ladbrokes

Copyright © 2014-2024 Naturopata Angelo Ortisi - Tutti i diritti riservati.

Powered by Warp Theme Framework
Premium Templates