20-02-2018
I peli pubici servono e a confermarlo sono dermatologi e ricercatori. Fungono da barriera difensiva per i genitali e riducono le infezioni quando si fa sesso, soprattutto nel contatto pelle a pelle, aiutano a proteggere dalle infezioni batteriche. La rimozione dei peli espone a maggiori dischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. In alcune parti del mondo, l’abbondanza di peli pubici è segno di fertilità e quindi considerato attraente. In Corea del sud, ad esempio, i trapianti di peli pubici sono richiestissimi.
Non è vero che più li tagli e più si infittiscono. Ad una certa lunghezza, smettono di crescere. Possono essere di diverso colore rispetto ai peli del resto del corpo. Quando spuntano la prima volta, è segno che l’individuo è maturo, in genere pronto ad avere rapporti sessuali. Si assottigliano, o si perdono completamente, man mano che si invecchia, spesso a causa degli squilibri ormonali della menopausa.
Le donne si fanno la ceretta totale pensando sia più igienico. È esattamente l’opposto, sono i peli pubici a garantire protezione dai batteri. La ceretta è una rimozione coatta dei peli dai loro follicoli, causa microscopici danni, irritazione, infiammazione, il che rende la zona più sensibile e soggetta ad infezioni. Meglio farla ogni sei settimane, per far riprendere dal trauma la regione follicolare.