21-02-2018
Le persone che fanno uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), comunemente prescritti per trattare il dolore e l’infiammazione, potrebbero avere un aumento del rischio di attacco di cuore già nella prima settimana di utilizzo e soprattutto entro il primo mese, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal. Medici e pazienti sono invitati a valutare i rischi ed i benefici dei farmaci antinfiammatori come ibuprofene, diclofenac, celecoxib e naproxene. Studi precedenti hanno suggerito che i FANS tradizionali e COX 2 selettivi, potrebbero aumentare il rischio di infarto del miocardio, ma i tempi del rischio, l’effetto della dose, durata del trattamento ed i rischi comparativi tra i FANS, sono stati poco indagati.
Un team internazionale di ricercatori, guidato da Michèle Bally dell’University of Montreal Hospital Research Center (CRCHUM) e Prof. di epidemiologia presso la McGill University in Canada, ha cercato di caratterizzare il rischio di attacco di cuore associato con l’uso di FANS per via orale. Per lo studio, i ricercatori hanno effettuato una revisione sistematica e una meta-analisi di studi specifici da varie banche dati del Canada, Finlandia e Regno Unito. Complessivamente, sono stati analizzati i dati derivanti da 446.763 persone, di cui 61.460 hanno avuto un attacco di cuore.
I FANS di interesse per i ricercatori sono stati celecoxib, i tre principali FANS tradizionali (diclofenac, ibuprofene e naproxene) e rofecoxib. Lo studio ha trovato che l’assunzione di qualsiasi dose di FANS per una settimana, un mese o più di un mese è associato ad un aumento del rischio di attacco di cuore. Nel complesso, l’aumento del rischio di un attacco di cuore è di circa del 20-50% se si utilizzano i FANS, rispetto al non utilizzo di questi farmaci. Per analizzare questi dati in prospettiva, il rischio di attacco di cuore a causa dell’utilizzo dei FANS è in media di circa l’1% all’anno. Il tipo di analisi che i ricercatori hanno utilizzato ha permesso loro di concludere con più del 90% di probabilità che tutti i FANS studiati sono associati ad un elevato rischio di attacco di cuore. Ulteriori analisi hanno suggerito che il rischio di attacco di cuore associato con l’uso di FANS è maggiore con l’assunzione di dosi più elevate, e durante il primo mese di utilizzo e con l’aumento della durata del trattamento, il rischio non sembra continuare ad aumentare, ma i ricercatori avvertono che rimane prudente usare i FANS per un tempo più breve possibile.
Si tratta di uno studio osservazionale basato sulla prescrizione o erogazione di farmaci e non tutti i potenziali fattori confondenti potrebbero essere stati presi in considerazione. Anche se questo significa che le conclusioni non possono essere fatte su causa ed effetto, gli autori affermano che il loro studio è la più grande indagine di questo tipo e che la sua origine dai dati attinti dal mondo reale ha contribuito a garantire che i risultati sono ampiamente generalizzabili. I ricercatori concludono: “Dato che è risultato che l’insorgenza del rischio di infarto del miocardico si è verificato nella prima settimana di assunzione dei FANS ed è apparso più aumentato nel primo mese di trattamento con dosi più elevate, i medici devono prendere in considerazione la valutazione dei rischi e benefici di questi farmaci prima di istituire il trattamento, in particolare per le dosi più elevate“.
https://medicalxpress.com/news/2017-05-heightened-heart-common-painkillers-routine.html