03-03-2018
Tra i meccanismi chemioprotettivi osservati nei glucosinolati contenuti nei broccoli troviamo: inibizione della crescita del tumore e stimolo dell'apoptosi, detossificazione, protezione contro lo stress ossidativo e alterazione del metabolismo degli estrogeni. I prodotti dell'idrolisi dei glucosinolati possono aiutare a prevenire il cancro incrementando l'eliminazione di carcinogeni prima che questi danneggino il DNA o alterino i percorsi del segnale cellulare, in modo da prevenire che le cellule normali vengano trasformate in cellule cancerose. Alcuni derivati dei glucosinolati sono in grado di alterare il metabolismo o l'attività di ormoni estrogeno-simili, in modo da inibire lo sviluppo di tumori ormono-dipendenti. Un numero considerevole di studi epidemiologici indica un'associazione tra consumo elevato di glucosinolati delle crucifere e riduzione del rischio di sviluppare tumori al pancreas, seno, prostata, stomaco e polmoni.
TUMORE AL SENO: In un esperimento in vitro pubblicato sul Journal of Nutrition, il sulforafano ha mostrato la capacità di bloccare la crescita di cellule prelevate da tumori mammari maligni, oltre a interferire con i processi cellulari che provocano la replicazione delle cellule malate.
TUMORE AL COLON-RETTO: Uno studio clinico ha mostrato che il consumo di 250 g al giorno di broccoli e 250 g al giorno di cavoletti di Bruxelles aumenta in modo considerevole l'escrezione urinaria di un potenziale carcinogeno presente negli alimenti cotti alla brace, suggerendo che il consumo di crucifere possa ridurre il rischio di cancro colon-rettale, aumentando l'eliminazione di alcuni carcinogeni della dieta (in particolare amine eterocicliche e aflatossine).
TUMORE ALLA PROSTATA: In uno studio epidemiologico condotto comparando le abitudini alimentari di 602 uomini sani per 3-5 anni, con 628 uomini a cui era stato diagnosticato un tumore alla prostata in fase iniziale, si è osservata la riduzione del 41% del rischio apparente di sviluppare un tumore alla prostata.
TUMORE AI POLMONI: Studi prospettici condotti su uomini e donne olandesi, donne statunitensi e uomini finlandesi hanno trovato che un alto apporto di crucifere è associato a una significativa riduzione di rischio di tumore ai polmoni.