12-03-2018
Nella letteratura scientifica è possibile ritrovare diversi studi che dimostrano come la somministrazione orale di magnesio negli animali ha comportato forti effetti antidepressivi paragonabili a quelli dei farmaci. Altri studi condotti sugli uomini hanno portato alla luce bassi livelli di magnesio nei soggetti fortemente depressi con tendenze suicide. Anche se la prima relazione di trattamento con magnesio per la depressione agitata è stata pubblicata nel 1921, in cui dimostrava il successo in 220 casi su 250, esistono solo pochi studi clinici moderni. Nel 2008 un trial clinico randomizzato ha dimostrato che il magnesio è risultato efficace quanto l’imipramina (antidepressivo triciclico tipo Anafranil) nel trattamento della depressione in pazienti diabetici e senza gli effetti collaterali del farmaco. Sono stati segnalati casi in cui il magnesio, per via endovenosa e orale in protocolli specifici, ha dato ottimi risultati nei casi di TRD in modo sicuro e senza effetti collaterali.
Oggi il magnesio è stato in gran parte rimosso dagli alimenti trasformati (industriali), e questo potrebbe potenzialmente danneggiare il cervello. Inoltre, molti alimenti contengono glutammato e aspartato che sono additivi alimentari comuni che possono causare, o addirittura peggiorare, la depressione. Ci sono prove più che sufficienti che una carenza di magnesio possa essere la causa principale di TRD, ma purtroppo sono pochissimi i medici che prescrivono questo importante minerale come trattamento. Inoltre, alcuni ricercatori hanno dimostrato che la carenza di questo minerale riduce i livelli di serotonina nel cervello, e pertanto ipotizzano che un trattamento a base di magnesio può essere vantaggioso non solo nei casi di TRD, ma in tutti i casi di depressione.
http://www.medical-hypotheses.com/article/S0306-9877%2809%2900730-0/abstract