19-08-2016
La sindrome di Gilbert è una delle poche malattie conosciute a essere specificatamente dovuta a un'anomalia del sistema di detossificazione epatica, e in particolare al malfunzionamento della via di glucuronicazione di fase II, che determina un innalzamento cronico del livello di bilirubina nel siero e la comparsa di una lieve colorazione gialla nell'occhio in assenza di epatite. Un tempo considerata rara, questa malattia colpisce dal 5 al 7% della popolazione generale. La maggior parte dei soggetti restano asintomatici, ma alcuni presentano anoressia, malessere (debolezza) e stanchezza, tutti segni tipici della disfunzione epatica. Particolarmente significativo è il fatto che i portatori di questa sindrome sono più predisposti alle reazioni tossiche degli xenobiotici e ai farmaci, come per esempio il comunissimo paracetamolo, soprattutto se assunto in dosi superiori a quelle consigliate. La tossicità si manifesta perchè, se il paracetamolo non viene trasformato abbastanza velocemente dai sistemi di fase II, viene in parte degradato dagli enzimi della fase I, che lo convertono in una forma ancora più attiva e più tossica. Questa forma bioattiva si lega a molecole all'interno della cellula, provocando danni e addirittura la morte cellulare. Generalmente i pazienti affetti dalla sindrome di Gilbert hanno una velocità di glucuronicazione del paracetamolo del 31% più bassa rispetto ai soggetti sani.
Altri comuni farmaci il cui metabolismo risulta alterato nella sindrome di Gilbert sono mentolo, clofibrato e tolbutamide. Il digiuno, durante il quale il glutatione disponibile viene consumato molto rapidamente, è sconsigliato a questi malati, che infatti dopo un digiuno prolungato diventano itterici. Esistono vari rimedi per questa disfunzione epatica. Il primo passo consiste nel proteggere da ulteriori danni l'enzima indebolito, evitando l'acqua fluorurata e altre fonti di fluoruro. Essendo un inibitore enzimatico, il fluoruro riduce ulteriormente l'attività dell'enzima glucoronil-transferasi. Da uno studio al riguardo è emerso che il lieve ittero dei malati di sindrome di Gilbert scompariva quando smettevano di bere acqua fluorurata e ricompariva non appena ricominciavano. La metionina somministrata sotto forma di S-adenosil metionina (SAM) è particolarmente utile per trattare la sindrome di Gilbert perchè attiva varie vie della fase II. L'integrazione con 500 mg di questa sostanza due volte al giorno determina un notevole abbassamento della bilirubina nel siero dei pazienti affetti da sindrome di Gilbert.