09-05-2015
La dismenorrea primaria è un disturbo che affligge il 50% delle donne fertili e il dolore talvolta può essere così intenso da ostacolare le normali attività quotidiane.Rappresenta infatti la causa principale di astensione dal lavoro o dalla scuola per le donne giovani. Il dolore è spesso associato ad altri sintomi come dolori alla schiena, tensione muscolare alle gambe, disturbi intestinali (diarrea, nausea, vomito), cefalea e vertigini. Considerando le proprietà antinfiammatorie del boro, è stata valutata da alcuni ricercatori la sua efficacia sulla gravità e la durata del dolore mestruale in giovani universitarie. Sono state reclutate 113 ragazze che, divise per gravità e durata della dismenorrea, hanno ricevuto 10 mg di boro al giorno 2 giorni prima del ciclo fino al terzo giorno o un placebo per 2 cicli consecutivi. Le studentesse che avevano assunto il boro hanno sperimentato una riduzione della durata e della gravità del dolore significativamente maggiore di quella del gruppo placebo. L’attività antinfiammatoria di questo minerale traccia è stata osservata anche in alcune patologie osteoarticolari (artrite, osteoartrite), nelle quali ha migliorato la funzionalità articolare e ridotto il dolore nel movimento. Il boro è un elemento ultra-traccia presente nel corpo umano in piccole concentrazioni, le cui fonti alimentari principali sono mele, avocado, agrumi, pomodori, prugne, soia, miele e datteri. Tra gli effetti del boro sulla salute è stata evidenziata la capacità di estendere l’emivita della vitamina D e dell’estrogeno. La carenza di boro è associata all’incremento del rischio di demineralizzazione ossea, in particolare nelle donne in post-menopausa; in seguito alla sua assunzione l’escrezione urinaria di calcio diminuisce, mentre aumentano in maniera significativa i livelli ematici di estrogeno e testosterone. Grazie a questi effetti, l’integrazione di boro potrebbe prevenire l’osteoporosi, come anche alcune condizioni legate alla sindrome climaterica in menopausa spontanea o chirurgica.