15-04-2018
Una ricerca russa sostiene che le protezioni che contengono Avobenzone possono diventare tossiche se a contatto con il cloro. Lo studio, condotto dalla Lomonosov Moscow State University e pubblicato sulla rivista Chemosphere, è arrivato alla conclusione che le creme solari esposte al cloro possano diventare pericolose per la nostra salute. Sarebbe in particolare l’Avobenzone che a contatto con il cloro, con cui comunemente si disinfettano le piscine, si disgregherebbe creando delle sostanze tossiche che a lungo andare possono causare disfunzioni renali ed epatiche ma anche disturbi del sistema nervoso.
Gli scienziati nei loro esperimenti, realizzati utilizzando la spettrometria cromatica, hanno simulato la reale situazione in cui le protezioni solari vengono applicate sulla pelle dei nuotatori. I chimici hanno scoperto così che l’avobenzone si rompe a contatto con l’acqua clorata (presumibilmente la rottura avviene sulla pelle umana umida) formando composti organici appartenenti alle classi degli acidi aromatici e aldeidi, fenoli e alchilbenzeni. I fenoli e gli alchilbenzeni sono i prodotti più tossici.
L’Avobenzone è un composto chimico in grado di assorbire la luce ultravioletta e per questo utilizzato come ingrediente per le creme solari. Si tratta del filtro UV più popolare al mondo. Forse dopo questa ricerca, però, si penserà di sostituirlo con altro. Come ha dichiarato il dottor Albert Lebedev, autore dello studio: “Sulla base degli esperimenti si potrebbe concludere che un composto generalmente sicuro si trasforma in acqua e crea sostanze pericolose. Nonostante non esistano profili tossicologici precisi per i prodotti più consolidati è noto che gli alchilbenzeni e i fenoli, in particolare quelli clorurati, sono piuttosto tossici”. Gli scienziati stanno ora cercando un'adeguata alternativa all’avobenzone, una diversa sostanza che non abbia lo svantaggio di “rompersi” a contatto con il cloro.
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0045653517306203