18-04-2018
Diversi studi hanno dimostrato che i terpeni, componente principale degli oli essenziali, possono inibire la crescita di diversi tipi di cancro, tra cui il cancro al fegato. I ricercatori della Ruhr Universitat Bochum, giudati dal Prof. Hans Hatt, hanno analizzato questo processo nel cancro al fegato. Lo studio mette in luce i meccanismi molecolari che hanno portato all’inibizione della crescita delle cellule del cancro, in seguito all’applicazione di citronella e ha dimostrato che OR1A2, recettore olfattivo, è implicato in questo processo. In futuro il recettore OR1A2 potrebbe essere utilizzato come bersaglio per la diagnosi del cancro al fegato e per il trattamento. I terpeni possono attivare processi di segnalazione nelle cellule, attraverso i recettori olfattivi. Tali recettori sono situati principalmente nel naso, ma sono stati trovati in tutti i tessuti umani come la pelle, prostata e anche negli spermatozoi. La carcinogenesi e la crescita del cancro sono ugualmente influenzati dai terpeni.
Per comprendere bene come i terpeni funzionano, i ricercatori hanno utilizzato un modello cellulare di carcinoma epatocellulare, un comune tumore del fegato. Essi hanno esposto le cellule ad un sottoinsieme di terpeni a diverse concentrazioni e monitorato le reazioni di queste cellule. E’ emerso che due degli 11 terpeni testati, la citronellal e citronellol, hanno determinato un aumento significativo della concentrazione di calcio nelle cellule. Durante un’analisi di follow up, i ricercatori si sono concentrati sulla citronella e hanno analizzato un recettore a cui i terpeni devono adattarsi “come una chiave alla serratura”. Essi hanno dimostrato che il recettore olfattivo OR1A2 nelle cellule epatiche è determinante e responsabile della rilevazione del profumo di citronella e delle reazioni cellulari. Se il recettore olfattivo viene rimosso dalle cellule, esse non reagiscono ai terpeni. Il team inoltre, è riuscito a tracciare il percorso di segnalazione che i terpeni utilizzano per aumentare le concentrazioni di calcio all’interno delle cellule, riducendo così la crescita cellulare. ”Questi risultati mettono in evidenza l’importanza dei recettori olfattivi e offrono la speranza di nuovi trattamenti per il cancro, senza gravi effetti collaterali”, concludono i ricercatori.
http://www.sciencedaily.com/releases/2015/01/150119082958.htm
http://www.alphagalileo.org/ViewItem.aspx?ItemId=148908&CultureCode=en
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0003986114004068