18-04-2018
La Rhodiola rosea è una pianta popolare della medicina tradizionale dell’Europa orientale e dell’Asia, conosciuta per le proprietà stimolanti il sistema nervoso, antidepressive, antifatica e preventive del mal di montagna. In qualità di adattogeno, la rodiola ha la capacità di aumentare la resistenza dell’organismo contro una vasta gamma di stressor chimici, biologici e fisici. Numerosi studi hanno dimostrato che questa pianta stimola l’attività dei neurotrasmettitori nel SNC e influenza positivamente la disponibilità di serotonina, norepinefrina, dopamina e acetilcolina nei percorsi neurologici che regolano l’umore. E’ stato dimostrato che la rodiola migliora la permeabilità della barriera emato-encefalica a specifici neurotrasmettitori precursori della serotonina e dopamina. Inoltre, è stato riportato che previene il rilascio di catecolamine, il seguente aumento di AMP ciclico nel miocardio e la deplezione delle catecolamine surrenali indotta da stress acuto. Il composto principale dal quale dipendono le attività adattogene, neurotropiche e stimolanti del rizoma di rodiola è il rosavin, la cui titolazione non dovrebbe essere inferiore al 3%.
ATTIVITA’ ANTIFATICA E MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO INTELLETTUALE
Esperimenti russi hanno evidenziato un'effettiva azione positiva sull'apprendimento e sulla memoria, particolarmente evidenti in situazioni di stress. La somministrazione di rhodiola è in grado di esercitare un effetto stimolante nei confronti dell'attività mentale, migliorando concentrazione, lucidità e potenziale mnemonico, già dopo una singola dose. Sembra che il rosavin (composto principale della pianta) sia responsabile della modulazione dei livelli di noradrenalina e dopamina nel cervello, meccanismo d'azione che permette il miglioramento delle performance di memoria e apprendimento.
In uno studio doppio cieco su studenti di lingua straniera durante una sessione d'esami, è stato osservato l'effetto stimolante e tonico della rhodiola, in particolare nei test di capacità fisica, affaticamento mentale e neuromotorio. In un esperimento per testare la capacità della rhodiola in due dosaggi (1-2 cps contenenti 185 mg di estratto secco di rhodiola) sul lavoro mentale in condizioni di fatica e stress su 161 cadetti (19-21 anni), la rhodiola ha mostrato un pronunciato effetto antifatica già al dosaggio più basso. In un trial clinico in doppio cieco i partecipanti, 60 uomini e donne 20-55enni con sindrome da affaticamento cronico, hanno ricevuto 144 mg di estratto secco di rhodiola 4 volte al giorno o un placebo per 28 giorni. Nel gruppo Rhodiola, dopo il trattamento, è stato osservato un consistente effetto antifatica, un miglioramento nella curva dell'attenzione e la riduzione delle concentrazioni salivari di cortisolo al risveglio.
AZIONE ANTIDEPRESSIVA E ANTIANSIA
Secondo le sperimentazioni condotte, l'estratto di rizoma della rhodiola nei confronti della depressione è in grado di innalzare i livelli di serotonina e di mantenerli alti nel sangue. In un recente studio su pazienti con disturbi d'ansia generalizzata, la somministrazione di 340 mg al giorno di rhodiola per 10 settimane ha mostrato il miglioramento dei sintomi, calcolati secondo il punteggio della scala di Hamilton. In un altro studio in doppio cieco controllo con gruppi paralleli, 89 pazienti con depressione leggera/moderata, hanno ricevuto giornalmente 340 o 680 mg di estratto secco di rhodiola o un placebo. Dopo 6 settimane sono stati osservati miglioramenti nei gruppi rhodiola, ma non in quello placebo.
MOBILIZZAZIONE DEL GRASSO CORPOREO
La rhodiola rosea partecipa all'attivazione della lipasi tissutale, specifico enzima che mobilita gli acidi grassi a partire dai trigliceridi, favorendo la mobilitazione dei grassi corporei. In particolare il rosavin (principio attivo), flavonoide di natura glicosidica, sembra essere coinvolto nell'attivazione della lipasi tissutale. In due studi effettuati in doppio cieco somministrando estratto di rhodiola, confrontando i risultati con il gruppo di controllo, è stato evidenziato che a parità di attività fisica, coloro che avevano assunto rhodiola mostravano un incremento degli acidi grassi nel siero, confermando la capacità della pianta di mobilizzare gli acidi grassi a partire dai trigliceridi presenti nel tessuto adiposo. In uno studio clinico in doppio cieco su 130 pazienti obesi e 143 di controllo, la somministrazione di 300 mg di estratto secco di rhodiola prima dei pasti principali, associata a una dieta moderatamente ipocalorica e regolare attività fisica, ha mostrato una maggiore riduzione del peso corporeo, in termini di massa grassa, miglioramento dell'umore e della qualità del sonno rispetto al placebo.
MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE
La rhodiola rosea accorcia il tempo di recupero muscolare post-esercizio, aumenta i livelli di ATP (adenosin-trifosfato) e CP (creatin-fosfato) nel tessuto muscolare e i livelli plasmatici di beta-endorfine. In uno studio condotto per valutare l'effetto dell'assunzione di rhodiola su capacità fisica, forza muscolare, velocità del movimento degli arti, tempo di reazione e attenzione, la somministrazione di 200 mg al giorno di estratto secco titolato al 3% in rosavin per 4 settimane ha migliorato la resistenza in giovani volontari sani.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3751623
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12725561
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19016404