22-07-2016
Gli antibiotici naturali aumentano il rischio di resistenza? La risposta è assolutamente no. Almeno secondo i ricercatori dell’University of Western Australia, che insieme a quelli provenienti da altri istituti, hanno condotto uno studio sul tea tree oil, cercando di capire se potesse contribuire alla resistenza agli antibiotici negli esseri umani. I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica International Journal of Antimicrobial Agents dalla dottoressa Christine Carson dell'UWA, sono arrivati dopo aver condotto dei test su una coltura di Staphylococcus spp e analizzato gli effetti sulla resistenza, confrontandoli con il triclosan, il terpinen-4-olo e il carvacrolo.
Secondo i ricercatori, il Tea tree riusciva a uccidere i batteri dello Stafilococco con una concentrazione pari allo 0,25 per cento. Quando in un secondo momento hanno analizzato l'esposizione a una concentrazione di Tea tree dello 0,0075 per cento per tre giorni, hanno scoperto che la suscettibilità ad altri antibiotici era rimasta invariata. "La necessità di nuovi agenti antimicrobici è particolarmente urgente a causa della presenza continua e la diffusione della resistenza agli agenti esistenti. Gli agenti di diverse classi chimiche che hanno diversi meccanismi d'azione saranno i benvenuti. Una possibilità è il tea tree oil", scrivono gli scienziati australiani. "Un'assuefazione a concentrazioni sub-letali di olio essenziale di Tea tree ha portato a piccoli cambiamenti nella crescita batterica (detta anche MIC), solo una delle quali può essere clinicamente rilevante. Non ci sono [pertanto] prove che suggeriscono che l'olio di Tea tree induca resistenza agli agenti antimicrobici", si legge ancora sulla ricerca che punta i riflettori sul cosiddetto "albero del tè". Questa pianta che cresce spontanea in Australia, ha proprietà antibatteriche, cicatrizzanti, antimicotiche e antiodoranti, che la rendono una delle sostanze più miracolose che la natura sia in grado di offrirci.