05-09-2015
La scoperta è di quelle sensazionali, che potrebbero aprire la strada a nuovi protocolli di cura nella terapia dei tumori e delle leucemie. L'estratto di semi dell'uva contiene molecole in grado di combattere efficacemente le cellule neoplastiche maligne. Pur se la prudenza è d'obbligo, vista la delicatezza degli argomenti trattati e lo stadio iniziale della ricerca scientifica in questo campo, i primi esperimenti condotti dal team del prof. Xianglin Shi dell'Università del Kentucky (USA) hanno dato risultati incoraggianti. Gli scienziati hanno realizzato in laboratorio un estratto di semi d'uva e lo hanno poi somministrato a cavie affette da leucemia, riscontrando, nel giro di 24 ore, che ben il 76% delle cellule leucemiche erano state indotte al suicidio, tramite il processo noto come apoptosi, mentre le cellule sane non erano state in alcun modo danneggiate.
I benefici effetti provocati dall'estratto di semi dell'uva sembrano indotti dalle molecole antiossidanti che contengono, come il resveratrolo, presente anche nel vino rosso e nelle noci e già famoso per le sue proprietà antitumorali e cardioprotettive. Lo studio dell'University of Kentucky non è il primo svolto sui semi dell'uva: già altre ricerche avevano evidenziato in laboratorio che essi hanno un effetto sulle cellule maligne delle neoplasie alla pelle, al seno, al polmone, all'intestino, allo stomaco e alla prostata. Tuttavia l'equipe del prof. Shi ha testato per prima l'efficacia dell'estratto di semi d'uva in un tumore del sangue. Come detto poco sopra, somministrando ai topi malati un alta dose dell'estratto di semi dell'uva, nel corpo dei roditori si è innescata l'apoptosi delle cellule tumorali, il processo naturale dell'organismo per liberarsi di molecole pericolose. In assenza di apoptosi, i tumori possono crescere e dare adito a metastasi. A quanto sembra l'estratto di semi dell'uva attiva una proteina, chiamata JNK, capace di regolare il meccanismo e lo svolgimento dell'apoptosi.