29-04-2018
L’insulina è un ormone indispensabile per l’assorbimento del glucosio all’interno delle cellule. Si parla di insulino-resistenza, quando nelle cellule dell’organismo diminuisce la sensibilità all’azione dell’insulina. Così, il rilascio dell’ormone produce un effetto inferiore rispetto a quello previsto. In risposta a questa condizione, l’organismo mette in atto un meccanismo di difesa, basato sulla compensazione. Aumenta infatti il rilascio di insulina nel sangue, generando casi di iperinsulinemia. All’inizio, questa compensazione riesce a mantenere la glicemia a livelli normali. In uno stadio avanzato, però, le cellule pancreatiche deputate alla produzione di insulina non riescono ad adeguarne la sintesi. Nella fase conclamata, infine, iniziano a verificarsi casi di iperglicemia anche a digiuno. Ecco che l’insulino-resistenza può facilmente diventare il precursore del diabete, dell’aumento di peso, della pressione alta, di malattie cardiache e di tanti altri rischi per la salute. Erbe, spezie e cibi, tuttavia, possono essere la nostra prima linea di difesa per ripristinare e mantenere la sensibilità delle cellule all’insulina.
CURCUMA: EFFICACE NEL PREVENIRE IL DIABETE
Uno studio del 2009 ha rilevato come la curcumina, il principio attivo più importante della curcuma, era da 500 a 100.000 volte più efficace della metformina, un farmaco di prescrizione che attiva l’assorbimento del glucosio. In un altro studio, 240 adulti pre-diabetici sono stati divisi in due gruppi: uno trattato quotidianamente con 250 mg di curcumina, e l’altro con un placebo. Dopo nove mesi, nessuno di coloro che assumeva regolarmente curcumina aveva sviluppato il diabete, ma il 16,4% del gruppo trattato con il placebo sì.
ZENZERO: ABBASSA LA GLICEMIA A DIGIUNO
In uno studio 88 pazienti diabetici sono stati divisi in due gruppi. Ogni giorno, al primo gruppo veniva somministrato un placebo, mentre all’altro 3 capsule da un grammo di zenzero in polvere. Dopo otto settimane, il gruppo che assumeva lo zenzero ha visto una riduzione della glicemia a digiuno del 10,5%, oltre all’aumento della sensibilità all’insulina. Nel gruppo trattato con il placebo, invece, la glicemia a digiuno era aumentata del 21%.
CANNELLA PER RIDURRE I LIVELLI DI ZUCCHERO NEL SANGUE
I risultati di una ricerca condotta in California hanno dimostrato come l’uso della cannella può aiutare i soggetti affetti da diabete di tipo 2 nella loro battaglia quotidiana. Durante lo studio, i ricercatori hanno analizzato 543 pazienti affetti da questa particolare forma di diabete, la più comune. Tra i soggetti, alcuni hanno assunto 6 grammi di cannella in forma di integratori, ogni giorno, per un periodo di 18 settimane. I risultati delle analisi effettuate hanno dimostrato come i soggetti che consumavano cannella quotidianamente avevano fatto registrare un importante calo dei livelli di glucosio plasmatico a digiuno, decisamente superiori rispetto ai soggetti che, nello stesso periodo, non avevano assunto gli stessi integratori. La cannella rallenta in parte la velocità con cui lo stomaco si svuota dopo aver mangiato, rallentando anche l’aumento dei livelli di zucchero nel sangue.
L’ESTRATTO DI FOGLIE D’OLIVO RIDUCE L’INSULINO-RESISTENZA
I ricercatori dell’Università di Auckland hanno dimostrato che l’estratto di foglie di olivo può aiutare i soggetti che soffrono di insulino-resistenza. La supplementazione con polifenoli estratti dalla foglia di olivo per 12 settimane nei soggetti utilizzati nella ricerca ha fatto registrare un significativo miglioramento della sensibilità all’insulina e dell’attività delle cellule del pancreas adibite alla produzione di insulina.
LE BACCHE RIDUCONO I PICCHI DI INSULINA DOPO I PASTI
Gli studi mostrano che il corpo ha bisogno di meno insulina per riequilibrare i livelli di zucchero dopo un pasto, se si consumano delle bacche. In uno studio condotto su donne sane in Finlandia, i soggetti sono stati invitati a mangiare del pane bianco e di segale, accompagnato o meno da una purea creata da una selezione di diversi tipi di frutti di bosco, come fragole, mirtilli e more. L’amido del pane crea dei picchi nei livelli di glucosio dopo i pasti. L’aggiunta di bacche riduceva significativamente questo picco di insulina.
NIGELLA SATIVA: 2 GRAMMI MIGLIORA L’INSULINO-RESISTENZA
In uno studio condotto su 94 pazienti diabetici, i ricercatori hanno scoperto che somministrare 2 grammi al giorno di cumino nero riduceva significativamente la glicemia a digiuno e l’insulino-resistenza. Benefici che invece non sono stati ottenuti con la dose più alta di 3 grammi al giorno.
SPIRULINA PER MIGLIORARE LA RISPOSTA ALL’INSULINA
La spirulina è da sempre considerata una super-proteina vegetale, eppure i suoi benefici non si fermano a questo. In uno studio randomizzato su pazienti insulino-resistenti, i ricercatori hanno confrontato il potere di spirulina e soia nel controllare i livelli di insulina. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: al primo sono stati somministrati 19 grammi di spirulina al giorno; agli altri 19 grammi di soia. Dopo otto settimane, il gruppo che assumeva spirulina, ha visto migliorare la sua insulino-resistenza del 224,7%, mentre il gruppo che assumeva soia ha registrato un miglioramento del 60%.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19665995
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24559810
http://www.annfammed.org/content/11/5/452.full?sid=35b788af-383a-4dc9-969a-3b3dd67689a9
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3596374/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23365108