11-05-2014
Una ricerca choc almeno per una categoria di genitori, quelli che credono nel potere educativo della sculacciata. Stando a quanto scoperto da un gruppo di psicologi della Plymouth University di Devon, rimproverare con troppa durezza i propri figli o ancora peggio infliggere loro punizioni corporali, espone i più piccoli a un rischio più elevato di cancro, di malattie cardiovascolari e di asma. La ragione sarebbe un accumulo di stress che i piccoli non riuscirebbero a gestire e che produrrebbe modificazioni biologiche. Nel corso della vita ciò faciliterebbe lo sviluppo di patologie assai pericolose.
Michael Hyland, autore dello studio pubblicato sul Journal of Behavioural Medicine, spiega: “è noto che lo stress delle prime fasi della vita sotto forma di trauma e abuso crea cambiamenti a lungo termine che predispongono a patologie che sopraggiungono più tardi. Ma questo studio mostra che in una società dove la punizione corporale è considerata normale, l'uso della stessa è sufficientemente stressante da avere gli stessi impatti a lungo termine".
Gli psicologi hanno analizzato 700 persone di origine saudita. Di queste 250 erano in salute e altri 150 accusavano asma, una diagnosi di cancro o qualche patologia cardiovascolare. Ai volontari è stato chiesto se avessero subito nell'infanzia punizioni eccessive di natura fisica o anche verbale. Secondo le statistiche, chi aveva avuto il cancro mostrava una probabilità 1,7 volte più alta di essere stato picchiato da bambino rispetto agli altri, chi aveva problemi cardiovascolari una probabilità 1,3 volte più alta e chi era affetto da asma una probabilità 1,6 volte più alta.