04-07-2018
Il coenzima Q10 (CoQ10), o ubichinone, è un cofattore che svolge un ruolo primario nel metabolismo energetico cellulare. Costituente essenziale della catena respiratoria mitocondriale, è un potente antiossidante che inibisce la perossidazione lipidica. Ridotti livelli plasmatici di CoQ10 sono stati associati a forme di cardiomiopatia e di scompenso cardiaco congestizio e a malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson), in cui il ruolo del CoQ10 appare in stretta relazione con una ridotta attività antiossidante. È stato anche osservato il suo deficit primario in alcuni tipi di encefalomiopatia mitocondriale.
Il CoQ10 rappresenta una sostanza antiaging che mostra effetti benefici sulla riduzione dei fenomeni dovuti al declino senile naturale. Dati recenti indicano che l’assunzione di statine inibisce la sintesi di coenzima Q10 e pertanto in questo caso se ne consiglia la supplementazione.
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
- SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO: E' stato osservato che i livelli di coenzima Q10 sono più bassi nei pazienti con scompesno cardiaco congestizio rispetto a quelli sani. La somministrazione di CoQ10 (100-200 mg al giorno per 3 mesi), in associazione con la terapia convenzionale farmacologica, ha mostrato in questi pazienti miglioramenti in alcune misurazioni della funzionalità cardiaca. Una meta-analisi di 8 studi ha osservato gli effetti della supplementazione di CoQ10 nello scompenso cardiaco congestizio: in oltre 350 pazienti la sua somministrazione (che variava tra i 60 e i 200 mg al giorno) ha migliorato numerosi parametri cardiaci di questa condizione.
- INFARTO DEL MIOCARDIO E CHIRURGIA CARDIACA: In alcuni studi su animali un pre-trattamento con il coenzima Q10 ha mostrato la riduzione del danno del miocardio da ischemia-riperfusione. In pazienti in attesa di by pass coronarico, il pre-trattamento con CoQ10 (60-300 mg al giorno) ha fornito benefici nel recupero post-operatorio.
- ANGINA PECTORIS: In 5 piccoli studi placebo-controllo sono stati esaminati gli effetti della supplementazione orale di CoQ10 (60-600 mg al giorno) in aggiunta alla terapia farmacologica per angina pectoris. E' stato osservato il miglioramento della tolleranza all'esercizio fisico e ridotti o rallentati cambiamenti elettrocardiografici da ischemia rispetto ai soggetti placebo.
- IPERTENSIONE: L'aggiunta di 120 mg al giorno di CoQ10 per 8 settimane alla convenzionale terapia in pazienti con ipertensione e malattia coronarica, ha mostrato di ridurre la pressione sanguigna sistolica (12 mm/Hg) e diastolica (6 mm/Hg) rispetto ai soggetti placebo. In pazienti con ipertensione sistolica isolata, la supplementazione di coenzima Q10 (120 mg al giorno) e vitamina E (300 U.I. al giorno) per 12 settimane ha portato alla diminuzione media di 17 mm/Hg della pressione sistolica, rispetto alla sola somministrazione di vitamina E. E in soggetti diabetici, oltre al miglioramento della pressione sanguigna, la somministrazione di CoQ10 ha mostrato un miglior controllo glicemico.
- FUNZIONE DELL'ENDOTELIO VASCOLARE: Anche se sono necessari ulteriori studi, la somministrazione di CoQ10 ha mostrato di migliorare la vasodilatazione endotelio-dipendente in pazienti diabetici e in pazienti con disfunzioni endoteliali.
ATTIVITA' NEUROPROTETTIVA
E' stata studiata la potenziale utilità del coenzima Q10 in alcune malattie degenerative, quali morbo di Parkinson, Alzheimer, sclerosi amiotrofica laterale (SLA) e morbo di Huntington. In particolare nel morbo di Parkinson è stato evidenziato che la somministrazione di almeno 300 mg di questo coenzima è in grado di rallentare il progressivo declino funzionale associato a questa patologia.
INVECCHIAMENTO
Il CoQ10 svolge un importante ruolo nella sintesi dell’ATP, in particolare in qualità di antiossidante. Alcuni studi riportano che i livelli tissutali di coenzima Q10 declinano con l’invecchiamento e pertanto la sua supplementazione potrebbe essere importante durante questo periodo.
EMICRANIA
In uno studio pubblicato su Neurology è stato riportato che la supplementazione con Coenzima Q10 può ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania nei soggetti che ne soffrono cronicamente. Questa attività preventiva era già stata osservata in precedenza, mostrando la riduzione degli attacchi mensili.
SINDROME DA AFFATICAMENTO CRONICO (CFS).
Alcuni buoni risultati sono stati osservati nella CFS. Pazienti affetti da questa sindrome, sottoposti a moderato esercizio fisico, sono stati trovati carenti di CoQ10. La somministrazione di 100 mg al giorno di questo coenzima per 3 mesi ha mostrato una migliore tolleranza all'esercizio fisico e un minore affaticamento post-esercizio.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16882678
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11780680