07-07-2018
Il Ginkgo biloba, chiamato anche “albero della vita”, è la pianta più antica presente sulla terra. La sua azione terapeutica è legata alle attività antiossidante e antagonista del fattore attivante le piastrine (PAF), che risultano nell’aumento della microcircolazione e nella riduzione della risposta infiammatoria. Possiamo considerare il ginkgo biloba una valida risorsa terapeutica in tutti i fenomeni di deterioramento delle funzioni cerebrali, nei disturbi del microcircolo e quelli collegati all’aumento dell’aggregazione piastrinica (asma, allergie, ictus, stati infiammatori, vertigini, emicrania, sindrome di Raynaud).
DEMENZE SENILI E MORBO D’ALZHEIMER
La frazione flavonica del ginkgo biloba ha dimostrato in numerosi studi di promuovere il flusso sanguigno, di proteggere contro gli episodi ischemici e l'ipossia e di aumentare l'ossigenazione delle vie metaboliche di produzione di energia nelle cellule nervose. Si sono riscontrati, inoltre, effetti protettivi sulla guaina mielinica e sui sistemi di trasmissione e ricezione cerebrale, oltre a un'attività scavenger dei radicali liberi. Il ginkgo biloba svolge un'azione nutritiva e protettiva sui neuroni corticali cerebrali e ostacola il declino del sistema colinergico, che controlla memoria, attenzione e funzionalità mentale in generale. In alcuni esperimenti ha mostrato attività antidepressiva e psicostimolante a livello cerebrale. Dosaggi tra 40 mg e 160 mg per 12 e 48 settimane in 12.000 pazienti con disturbi della memoria, vertigini e ronzii alle orecchie hanno ottenuto miglioramenti tra il 60 e 75%. In uno studio effettuato su 236 pazienti con 120 mg al giorno di estratto di ginkgo biloba contenente 24% di ginkgo-flavon-glicosidi e 6% di derivati terpenici, durato 52 settimane, è stato osservato un miglioramento nella performance cognitiva e nelle funzioni sociali dei soggetti con morbo di Alzheimer lieve o moderato. In uno studio 216 pazienti con demenza senile e presenile sia di tipo Alzheimer che multi-infartuale sono stati trattati con 240 mg al giorno di estratto di ginkgo biloba per 24 settimane, confermando la sua azione in entrambi i tipi di demenza.
MEMORIA
Migliorando la circolazione a livello cerebrale e promuovendo il metabolismo dei neuroni, il ginkgo biloba è in grado di incrementare prontezza mentale, concentrazione, memoria a breve termine e capacità cognitive. Due studi hanno osservato, contro placebo, gli effetti di 160 mg di estratto di ginkgo biloba o di piracetam, associati a un programma di esercizi per la memoria in pazienti non dementi con problemi di memoria. L'apprendimento migliorava di più con piracetam, l'attenzione e la percezione con il ginkgo biloba.
PROBLEMI CIRCOLATORI
Pianta elettiva per la cura dei disturbi circolatori, il ginkgo biloba svolge benefici effetti nei disturbi di capillari e venule. L'attività circolatoria è rinforzata dall'azione antiossidante, che rappresenta un fattore di prevenzione contro il danno dei radicali liberi. I principi attivi del ginkgo biloba migliorano la circolazione periferica, riducendo la sofferenza tissutale in situazioni di ischemie.
CLAUDICATIO INTERMITTENS.
Da una review di 8 studi su 385 pazienti, utilizzando Medline, Embase, Biosis, Amed e CISCOM, è risultato che l'estratto di ginkgo biloba (120-160 mg per 12-24 settimane) aumenta la distanza di marcia libera, cioè la distanza coperta senza dolore, di una media di 33 metri, rispetto al placebo. In un altro studio l'utilizzo del ginkgo biloba per 6 mesi ha determinato un netto miglioramento contro placebo. Il miglioramento è stato progressivo nelle misurazioni della distanza percorsa su tappeto senza provare dolore all' 8a settimana (19 m), 16a (34 m), 24a (41 m), utilizzando un dosaggio di 40 mg 3 volte al giorno, di estratto standardizzato.
DISFUNZIONE ERETTILE.
Il ginkgo biloba ha mostrato buoni risultati nella disfunzione erettile in pazienti trattati con antidepressivi aumentando flusso sanguigno, microcircolazione, vasodilatazione e rilassamento della muscolatura liscia. Il ginkgo biloba sembra mitigare gli effetti degli SSRIs (inibitori della ricaptazione della serotonina) sulla funzione sessuale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10411212
http://link.springer.com/article/10.2165%2F00044011-199917040-00006
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14663654
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15970719
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16781604
http://www.webmd.com/multiple-sclerosis/news/20020418/ginkgo-may-boost-mental-function-in-ms
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18305231
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9611693
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15378664
http://www.allthingsvagina.com/gingko-biloba-female-sexual-dysfunction-caused-by-ssri-use/