19-02-2016
Il potassio è uno dei minerali maggiormente rappresentati nell’organismo umano: il 98% circa di questo elemento è localizzato nelle cellule. Le sue importanti funzioni vanno dalla produzione energetica mitocondriale alla sintesi proteica. Il potassio esercita il controllo sul ritmo cardiaco e sulla tonicità muscolare. Le sue relazioni con il sodio sono molto strette: il potassio aumenta l’escrezione renale di sodio contribuendo alla riduzione della pressione arteriosa; al contrario una perdita di potassio aumenta la ritenzione di sodio, provocando edemi e inibizione dei tessuti. Il deficit di potassio, oltre che da una dieta squilibrata, può essere provocato dall’uso prolungato di diuretici, dal consumo di alimenti salati, da terapie al cortisone e da condizioni cliniche quali diabete, ipertensione, malattie del colon e del fegato e in caso di disturbi quali diarrea e vomito. Anche gli sforzi muscolari tendono a provocare la diminuzione temporanea di potassio. Quando l’eliminazione di potassio aumenta, vi è anche una perdita di magnesio, che viene raramente individuata a livello ematico. Il potassio partecipa alla trasmissione degli impulsi nervosi, alla contrazione muscolare, scheletrica e, soprattutto, cardiaca, alla produzione di energia, alla sintesi degli acidi nucleici, al metabolismo glucidico e all’equilibrio acido-base.
PREVENZIONE E TERAPIA DELL’IPERTENSIONE
Sono numerosi gli studi epidemiologici e clinici che confermano il legame tra apporto di potassio e ipertensione. Infatti, l'incidenza di questo disturbo tra coloro che consumano cibi ricchi di questo minerale, è inferiore a quella registrata tra coloro che ne consumano quantità insufficienti. Incrementare l'apporto di potassio può contribuire a tenere sotto controllo i valori della pressione sanguigna e, in alcuni casi, può aiutare a ridurre il fabbisogno di farmaci ipotensivi. I dati clinici indicano che un buon apporto di potassio produce effetti similari a quelli di un'assunzione ristretta di sale. Pertanto la supplementazione di potassio può essere indicata per i soggetti che trovano difficoltà nel ridurre l'assunzione di sale con la dieta.
PROTEZIONE DALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Vi sono molti dati relativi a studi in vitro e sugli animali che indicano un'attività protettiva del potassio nei confronti delle malattie cardiovascolari. Sono stati riportati risultati sulla riduzione dei lipidi plasmatici e vascolari, sulla diminuzione dell'aderenza dei macrofagi alle pareti vascolari e della permeabilità endoteliale. Si attendono nuove ricerche che possano approfondire questa attività attribuita al potassio.
RIDUZIONE DEL RISCHIO DI ICTUS CEREBRALE
Anche indipendentemente dal suo effetto antipertensivo, studi epidemiologici suggeriscono una relazione tra basso apporto di potassio con la dieta e maggiore rischio di ictus cerebrale. In uno studio è stato osservato l'effetto di potassio, magnesio, calcio e fibre sul rischio di ictus in 43.738 uomini che partecipavano all'Health Professional Follow-Up Study. Durante 8 anni di follow-up, le ricerche hanno evidenziato che una dieta ricca di potassio e magnesio è in grado di ridurre l'incidenza del rischio di ictus.
PREVENZIONE CRAMPI MUSCOLARI
Il potassio è utile per gli sportivi in caso di sforzi intensi, specie a temperature elevate. La sua carenza, infatti, può comportare disturbi della contrazione muscolare e provocare la comparsa di crampi, debolezza e affaticabilità muscolari.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9743511
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10511389